Testi per celebrare

IV Domenica di Quaresima B 2024

QUARTA DOMENICA DI QUARESIMA – B

“Laetare”

Nel tuo Figlio, innalzato sulla croce, ci guarisci

dalle ferite del male

 

–        La Quarta Domenica di Quaresima segna il centro del cammino penitenziale in preparazione alla Pasqua; la tradizione della Chiesa l’ha denominata “Laetare” ( Rallegrati), dalla prima parola latina dell’antifona d’ingresso, che è un invito alla gioia. Si possono adoperare oggi i paramenti rosacei e porre presso l’altare un sobrio addobbo floreale.

–        Un grido di gioia apre questa Domenica: “Rallegratevi, esultate, gioite.” (antifona d’ingresso; colletta): Gioia e letizia perché la salvezza è vicina, perché nonostante i ripetuti tradimenti, Dio non abbandona il suo popolo (Preghiera Eucaristica della Riconciliazione I) ma stringe con lui un vincolo nuovo nel misterioso segno della Croce (Prefazio della Passione I). Stupore ed esultanza perché il “segno maledetto” diviene causa di salvezza per chi crede e spera in Lui: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna» (Vangelo).

–        Con questa Domenica noi ci troviamo già oltre la metà del nostro itinerario quaresimale. Proprio perché la Pasqua si avvicina, questa tappa ci aiuta ad entrare nel mistero della passione, morte e risurrezione di Gesù. La prima immagine che abbiamo davanti agli occhi è quella del Figlio che viene innalzato sulla croce e diventa causa di salvezza per tutti quelli che credono in lui.

–        Vero protagonista della storia è l’amore di Dio: l’uomo che lo scopre avverte, prepotente, il desiderio di ricambiarlo e progetta la sua esistenza come risposta a questo amore, che ha ricevuto in modo del tutto immeritato. Da angolature diverse e con accenti diversi la Liturgia, in particolare attraverso la Parola proclamata, invita a meditare sull’amore fedele e “serio” di Dio nei confronti dell’uomo: un amore che sa essere severo, ma che vuole donare la salvezza fino al sacrificio di sé. Nel Figlio dell’uomo innalzato sulla croce si manifesta questo ineffabile mistero, fonte di vita e di gioia eterne. Nei testi biblici si contrappongono il peccato dell’uomo e l’amore di Dio. Nella pagina evangelica Cristo stesso interpreta l’innalzamento del serpente di bronzo (Nm 21,8) come un simbolo della propria morte redentrice, la quale è opera proprio dell’amore di Dio L’amore di Dio è dono, è grazia, non una nostra conquista, non una nostra iniziativa. È passione di Dio per noi, è ricerca continua della nostra risposta. Tale amore, fedele e accogliente, chiama alla conversione a lui, stimola e esige la nostra fedeltà. «Dio […] ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito»: celebrare l’amore di Dio significa dire la nostra gratitudine per la vita che in Gesù è stata donata agli uomini. «Avere la vita eterna» non indica solo la promessa di una beatitudine dopo la vita terrena, ma la partecipazione alla vita divina già fin d’ora. Nel “dare”, cioè nel consegnare il Figlio alla morte, il Padre manifesta la sua straordinaria passione per l’uomo, una verità, questa, che ha ancora la forza di capovolgere le nostre visuali e, forse, di scandalizzare.

–        È un amore antico, quello di Dio per l’uomo. Potremmo descriverla, questa grande passione, accostandone lo stile alle dinamiche umane dell’innamoramento, e dipingendolo come colui che muove il primo passo, che conduce a sé – richiamando il linguaggio profetico del sedurre – e al tempo stesso, facendolo uscire dalla veste dello sposo per rivestirlo di quella di padre, che non si accontenta di vigilare con lo sguardo la curiosità e l’intraprendenza del piccolo figlio che corre, ma che, per non perderlo di vista, lo rincorre lui stesso, lo custodisce, lo protegge: «… a tutti sei venuto incontro, perché coloro che ti cercano ti possano trovare», dice il prefazio della Preghiera Eucaristica IV. E quando, divenuto adulto, ha il coraggio di consegnare al figlio la stima, di lasciarlo andare, pur prevedendo la sua facilità di perdersi, e il sicuro tradimento, il cuore di Dio non smette di battere e di amare, e anche nell’esperienza doverosa ed educativa dell’indignazione, non chiude l’orizzonte della misericordia e del perdono. Questo equilibrio forte tra l’indignazione per il tradimento e l’apertura alla misericordia è il filo sottile che lega letture della Liturgia odierna.

 

TESTI PER CELEBRARE

SUSSIDIO LITURGICO NAZIONALE 2024

Ecco il sussidio predisposto dall’ Ufficio Liturgico Nazionale per quest’ anno 2024 (Anno B)

** Parte generale Guida-al-Tempo-di-Quaresima-2024

** IV  Domenica Quarta-Domenica-di-Quaresima-10-marzo-2024

PER APPROFONDIRE

** Liturgia IV-Domenica-di-Quaresima LIT

** Parola di Dio IV-Domenica-di-Quaresima-PDD

RITI DI INTRODUZIONE E DI CONCLUSIONE

** Riti di introduzione: IV Quaresima B Riti di introduzione

** Audio didattico per il canto della II formula dell’ atto penitenziale:

 

** Riti di conclusione: IV Quaresima B Riti di conclusione

SALMO RESPONSORIALE

** prima proposta, da ULN CEI-Psallite

Partitura Salmo IV Quaresima B ULN 18

Audio

** seconda proposta, dal m° Impagliatelli (Voce di Padre Pio)

Partitura Salmo Impagliatelli-salmo-quaresimaB4

Audio

** terza proposta, da Lodate Dio

Partitura Salmo IV Quaresima B LD 

** quarta proposta, con modulo comune

Accompagnamento Quar B – accompagnamento modulo unico

Per salmista Quar B – ritornelli per salmista mod unico

 

ACCLAMAZIONE AL VANGELO

** Partitura, secondo il Lezionario. Acclamazioni-al-Vangelo-per-le-domeniche-di-Quaresima-2-2

Primo audio didattico:

Secondo audio didattico:

Terzo audio didattico:

Quarto audio didattico

 

PREGHIERA DEI FEDELI

** prima proposta: IV Quaresima B pdf 1

** seconda proposta IV Quaresima B Pdf 2

** terza proposta IV Quaresima B Pdf 3

** dall’ Orazionale Pdf IV Quaresima OR CEI