TERZA DOMENICA DI QUARESIMA – B
Riconduci i cuori dei tuoi fedeli all’accoglienza
di tutte le tue parole
- La Quaresima, come ci ricordano i testi liturgici antichi, , ha un carattere sacramentale legato a Cristo e alla Chiesa perché è celebrazione liturgica e, come tale, è azione di Cristo e della Chiesa sua sposa. Quando la Liturgia parla di “sacramento pasquale” vi include non solo la morte e risurrezione del Signore, ma anche la Quaresima come segno del primo versante del grande Mistero pasquale. In questo tempo Cristo, in modo tutto particolare, «ha dato sé stesso (per la Chiesa), per renderla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola, e per presentare a sé stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga, o alcunché di simile, ma santa e immacolata» (Ef 5,25-27). La Chiesa, a sua volta, è chiamata a lasciarsi configurare al mistero del suo Sposo che per lei si dona fino alla morte, vivendo la dinamica propria della Pasqua, cioè «non vivere più per sé stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro» (2 Cor 5,15). L’impegno ascetico quaresimale (e non solo quaresimale) non è uno sforzo volontario per conquistare la santità, ma una risposta con la quale il cristiano, sorretto dall’aiuto di Dio, mantiene e perfeziona con la vita la santità ricevuta nel Battesimo della fede (cfr. Lumen Gentium 40). Questa visione teologica giustifica il senso con cui la Quaresima e il digiuno sono chiamati “sacramenti”. Essi sono segni di grazia, la cui efficacia deriva dal fatto di rendere presente il valore salvifico dei quaranta giorni di digiuno passati da Cristo nel deserto. La Liturgia, allora, parla di “veneranda solennità del digiuno” (ieiuniorum veneranda solemnitas) quale inizio del tempo sacramentale della Pasqua e pone l’atto del digiunare in rapporto all’iniziativa di Dio: «Con il digiuno quaresimale, per mezzo di Cristo, tu, o Dio, vinci le nostre passioni, elevi lo spirito, infondi la forza e doni il premio» (Prefazio di Quaresima IV).
- Il lezionario del ciclo “B” si caratterizza per una particolare attenzione alla figura di Gesù (indirizzo cristologico), Signore della morte e della vita, che rivela a noi il mistero della Pasqua. Dopo il Vangelo delle tentazioni e della trasfigurazione, comune a tutti e tre i cicli dell’Anno liturgico, si aprono le domeniche dei misteri (III-IV-V) che ci introducono alla grande settimana della Passione. Gesù ci rivela il mistero pasquale: Egli è il Tempio (Gv 2,21), è L’Innalzato (Gv 3, 14), è il seme di Vita (Gv 12,24). In questa terza Domenica ha inizio la lettura dei testi del Vangelo secondo Giovanni sulla futura glorificazione di Cristo attraverso la croce e la risurrezione. Il racconto evangelico odierno si ambienta tutto nel tempio di Gerusalemme, ma prima di Pasqua. Gesù «fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio» (Gv 2,15): si tratta di un episodio molto celebre e di grande forza. Spesso non se ne comprende appieno il significato, perché si rimane impressionati dall’attacco d’ira che molti non immaginano di poter attribuire a Gesù. Con questo gesto, però, Cristo si oppone alla superficialità di una religione tutta ad “uso e consumo” dell’uomo: Dio non ha bisogno di un tempio che non assolva la sua funzione, cioè quella di avvicinare l’uomo a Lui. Gesù stesso, invece, si presenta come il tempio definitivo. Se verrà distrutto, egli lo ricostruirà nella sua risurrezione in soli tre giorni. Il corpo di Cristo glorificato è, quindi, il centro del nuovo culto e il tempio in cui è definitivamente sancita e continuamente rinnovata l’alleanza, in quanto è il luogo della presenza definitiva di Dio in mezzo agli uomini. Il corpo di Cristo — sembra doveroso che qui si pensi al sacramento dell’Eucarestia, ma è bene ricordare che questa definizione viene usata anche per indicare la Chiesa — è il tramite tra Dio e l’uomo: il nuovo tempio dei cristiani istituito dal Signore e capace di far sopravvivere alla distruzione l’alleanza con lui.
TESTI PER CELEBRARE
SUSSIDIO LITURGICO NAZIONALE 2024
Ecco il sussidio predisposto dall’ Ufficio Liturgico Nazionale per quest’ anno 2024 (Anno B)
** Parte generale Guida-al-Tempo-di-Quaresima-2024
** III Domenica Terza-Domenica-di-Quaresima-3-marzo-2024
PER APPROFONDIRE
** Liturgia III-Domenica-di-Quaresima LIT
** Parola di Dio III-Domenica-di-Quaresima-PDD
RITI DI INTRODUZIONE E DI CONCLUSIONE
** Riti di introduzione: III Quaresima B Riti introduzione
** Audio didattico per il canto della II formula dell’ atto penitenziale:
** Riti di conclusione: III Quaresima B Riti conclusione
SALMO RESPONSORIALE
** prima proposta, da ULN CEI-Psallite
Partitura Salmo III Quaresima B ULN 18
Audio
** seconda proposta, dal m° Impagliatelli (Voce di Padre Pio)
Partitura Salmo Impagliatelli-salmo-quaresimaB3
Audio
** terza proposta, da Lodate Dio
Partitura Salmo III Quaresima B LD
** quarta proposta, con modulo comune
Accompagnamento Quar B – accompagnamento modulo unico
Per salmista Quar B – ritornelli per salmista mod unico
ACCLAMAZIONE AL VANGELO
** Partitura, secondo il Lezionario. Acclamazioni-al-Vangelo-per-le-domeniche-di-Quaresima-2-2
Primo audio didattico:
Secondo audio didattico:
Terzo audio didattico:
Quarto audio didattico
PREGHIERA DEI FEDELI
** prima proposta: III Quaresima B Pdf 1
** seconda proposta III Quaresima B pdf 2
** terza proposta III Quaresima B Pdf 3
** dall’ Orazionale Pdf III Quaresima B OR CEI