Testi per celebrare

II Domenica di Quaresima B 2024

SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA – B

Con lui trasfigurati nello splendore della tua luce

 

  • «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!»: sono le parole – accompagnate dai segni di una manifestazione gloriosa (il cambiamento d’aspetto, lo splendore delle vesti, la nube della Presenza divina) – con cui il Padre conferma in Gesù la rivelazione fatta al battesimo (cfr. Mc 1,11). Lo splendore della trasfigurazione lascia trasparire, dietro le umili sembianze della condizione umana, l’identità più profonda di Gesù e quello che egli sarà in modo definitivo quando il Padre lo assumerà nella gloria. Tuttavia, dietro l’appellativo “amato” si nasconde il misterioso dramma del sacrificio e della croce. Il Figlio unico, la realtà più cara del Padre, l’unico “oggetto” del suo amore, non è garantito contro la sofferenza; deve anzi accoglierla perché si manifesti la sua risposta filiale e si realizzi il progetto di salvezza per tutti gli uomini: la risurrezione.  La gloria finale, dunque, ha questa inquietante premessa; l’amore del Padre comporta questo terribile risvolto. Incomprensibile per gli apostoli che rifiutano la prospettiva dello scacco e del fallimento (sarebbe il naufragio delle loro speranze ed attese orientate al rinnovamento della situazione religioso-politica); come ugualmente incomprensibile appare per Abramo la richiesta divina di offrire in sacrificio il figlio unico, Isacco, il figlio della promessa (Prima Lettura). Abramo ha dovuto separarsi da tutto il suo passato (cfr. Gn 12,1), ma ora si tratta di rinunciare totalmente all’avvenire! E’ dunque questo il volto di Dio? E’ questo il senso della sua paternità?
  • Nella Liturgia di oggi, il Signore ci offre la sua risposta, senza togliere nulla alla problematicità dell’esistenza umana. La sapienza popolare afferma genericamente che “nel buio della vita c’è un momento di luce per tutti”. A questa speranza però, la fede aggiunge qualcosa di più profondo. Il credente sa che un Amore misterioso dirige la storia, anche quando gli eventi sembrano parlare in senso contrario. I nostri occhi miopi, purtroppo, non hanno la lucidità necessaria per vedere il disegno divino nella sua interezza. Esso ci supera e solo la fede sa intravederlo. Nella luce sfolgorante della trasfigurazione Dio dà una risposta rassicurante a Cristo e ai suoi discepoli: la croce è solo una fase del progetto che sfocia nella gloria. Lo stesso Abramo, pur lacerato da una sofferenza disumana, alla fine ritrova il Dio della Vita e della promessa che stringe con lui un’alleanza nuova e lo apre a un futuro di benedizione. Per questo egli non è solo “modello” dei credenti, ma anche loro “padre”: nella prova ha fermamente creduto che Dio si interessa alla sorte dei suoi fedeli e che la loro vita gli è estremamente cara.
  • Cristo, come vero Servo del Signore, adempie in piena consapevolezza l’atteggiamento obbediente di Abramo e la figura sacrificale di Isacco. E in lui il Padre ha rivelato il suo volto, la dimensione di quella che Paolo definisce la “follia” di Dio (cfr. 1 Cor 1,18-22). Per noi egli non ha risparmiato il Figlio unico, il Prediletto, ma lo ha consegnato alla morte (Seconda Lettura) come segno di amore supremo. Questo evento diventa per noi fonte di ogni dono. Perciò, i cristiani sono autorizzati a eclissare ogni timore e a fondare saldamente la loro speranza perché nessun nemico è abbastanza potente da prevalere contro l’amore di Dio per loro. Né morte, né dolore, né angoscia, né tenebra possono avere la parola definitiva, tanto che Paolo può esclamare con giustificata fierezza: «Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?» (Seconda Lettura). Misteriosamente, ma con ragione, «noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno» (Rm 8,28). Nell’immagine del Cristo trasfigurato la Chiesa intravede la direzione del proprio cammino e riceve la sua “confermazione” per affrontare con fiducia il difficile impatto con la croce.
  • La Liturgia della Parola nell’Eucaristia domenicale è il luogo dove avviene ciò che è successo al Tabor, cioè il sacramento del parlare di Dio, qui, ora, per noi. Il Signore oggi ci invita ad accettare con più generosità i distacchi cui ci chiama il Vangelo, per riscoprire la gioia della fede, dell’affidarci incondizionatamente al Dio che ci salva.

TESTI PER CELEBRARE

SUSSIDIO LITURGICO NAZIONALE 2024

Ecco il sussidio predisposto dall’ Ufficio Liturgico Nazionale per quest’ anno 2024 (Anno B)

** Parte generale Guida-al-Tempo-di-Quaresima-2024

** II Domenica Seconda-Domenica-di-Quaresima-25-febbraio-2024

PER APPROFONDIRE

** Liturgia II-Domenica-di-Quaresima-LT2

** Parola di Dio II-Domenica-di-Quaresima-PDD

RITI DI INTRODUZIONE E DI CONCLUSIONE

** Riti di introduzione: II Quaresima B Riti di introduzione

** Audio didattico per il canto della II formula dell’ atto penitenziale:

 

** Riti di conclusione: II Quaresima B Riti di conclusione

SALMO RESPONSORIALE

** prima proposta, da ULN CEI-Psallite

Partitura Salmo II Quaresima B ULN 18

Audio

** seconda proposta, dal m° Impagliatelli (Voce di Padre Pio)

Partitura Impagliatelli-salmo-quaresimaB2

Audio

** terza proposta, da Lodate Dio

Partitura Salmo II Quaresima B LD

** quarta proposta, con modulo comune

Accompagnamento Quar B – accompagnamento modulo unico

Per salmista Quar B – ritornelli per salmista mod unico

 

ACCLAMAZIONE AL VANGELO

** Partitura, secondo il Lezionario. Acclamazioni-al-Vangelo-per-le-domeniche-di-Quaresima-2-2

Primo audio didattico:

Secondo audio didattico:

Terzo audio didattico:

Quarto audio didattico

 

PREGHIERA DEI FEDELI

** prima proposta: II Quaresima B pdf 1

** seconda proposta: II Quaresima B Pdf 2

** terza proposta:  II Quaresima Pdf 3

** dall’ Orazionale:  Pdf II Quaresima OR CEI