Testi per celebrare

III Domenica di Avvento A – 2025 –

TERZA DOMENICA DI AVVENTO – A

“Gaudete”

 

Sostieni con la forza creatrice del tuo amore
il nostro cammino sulla via santa

preparata dai profeti

 

  • Dio non è contrario alla felicità degli esseri umani, egli vuole la riuscita della loro vita. Le gioie semplici della vita quotidiana, quelle che rallegrano il cuore a motivo di una nascita, di un amore, di una festa, sono momenti che danno corpo al tendere umano verso la felicità. C’è però anche una gioia più profonda, quella che nasce dal sentirsi amati da Dio e in pace con Lui: una gioia intima, che nessuna difficoltà e neppure le prove più dure possono scalfire. Questa gioia di Dio diventa forza, energia anche nella sofferenza, può rendere liberi interiormente e aiutare a costruire una vita ricca di senso.
  • L’esortazione con cui si apre la Liturgia odierna a “rallegrarci nel Signore che viene” è invito a guardare la nostra vita, soprattutto nei momenti difficili, con gli occhi illuminati dalla luce del Cielo. Allora la gioia che nasce dall’attesa del Regno di Dio può trasformarsi in testimonianza di accoglienza, di carità paziente, di apertura al bene in tutte le sue forme.
  • Dall’antifona d’ingresso della celebrazione odierna questa è detta la “Domenica della gioia”, “Gaudete”! Ecco perché la Liturgia odierna è tutta un invito a gioire, a rallegrarsi: Il Signore è vicino! Questo è il motivo che giustifica la gioia. A proposito, è bello ricordare la parola di Papa Francesco che nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium invita a ritrovare la gioia che viene dal Vangelo: «La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia» (n°1). Di fronte all’attuale scenario della nostra realtà, si può solo essere presi da sconforto e scoraggiamento. Papa Francesco ci invita a gioire, perché quello che ci aspetta è potenzialmente meglio di quello che stiamo perdendo. Usciamo dal cristianesimo dell’abitudine e dell’obbligo, andiamo verso un’adesione alla fede segnata da libertà e gratuità. Per questo i cristiani sono chiamati alla gioia e non ad una testimonianza triste o rancorosa.
  • Davanti ai nostri occhi sta la figura guida di Giovanni Battista (che purtroppo non abbiamo esaminato Domenica scorsa, a motivo della solennità dell’Immacolata). Egli invia discepoli a interrogare Gesù: «Sei tu colui che deve venire…?». Poiché non sempre i segni del Regno sono evidenti. Tuttavia, la risposta di Gesù indica un criterio chiaro per discernere i segni del Régno: quando il male è superato dal bene, quando i poveri, i piccoli e gli oppressi riacquistano vita e speranza. Allora può esservi gioia per il Regno presente.
  • Gioia del ritorno in patria, gioia per il recupero della sanità, gioia per la libertà riconquistata: ecco il frutto dell’intervento di Dio che salva. Annunciato dai profeti (Prima Lettura) come nuovo esodo, il ritorno dall’esilio è visto come un atto della potenza e dell’amore di Dio per il suo popolo rappresentato da un “piccolo resto” di deportati. L’intervento divino per alcuni, forse, non ha corrisposto del tutto alle aspettative. Ma l’annuncio rimane sempre valido, perché proiettato in un tempo in cui sarà pienamente compiuto. Cristo viene come colui che guida l’umanità smarrita, sfiduciata e stanca, nel ritorno a Dio; egli è il capo dei redenti, sulla strada santa dell’obbedienza e della fedeltà. Ma questo ritorno, di fatto, deve esplicitarsi nel corso delle generazioni; la liberazione esige tempo e fatica e la gioia è piuttosto quella di un traguardo parziale raggiunto che rimanda, nella speranza, alla mèta finale.
  • Dio vuole la felicità degli uomini, la loro riuscita. I cristiani devono sapere che la Buona Novella della salvezza è un messaggio di gioia e di liberazione. In un mondo ricco di possibilità, ma nello stesso tempo in balìa delle contraddizioni e giudicato assurdo da certuni, i cristiani devono comunicare la gioia di cui vivono: una gioia straordinariamente realista e che esprime la certezza, fondata sulla vittoria di Cristo, che nonostante le difficoltà e le apparenti contraddizioni, l’avvenire dell’umanità si sta edificando. Tale è l’impegno del cristiano che la Liturgia esprime con un augurio programmatico: «Dio vi renda saldi nella fede, gioiosi nella speranza, operosi nella carità» (benedizione solenne). Il rischio è che il grido di Giovanni, che ci chiama alla conversione, rimanga inascoltato. Convertirsi significa aprirsi al Signore, lasciare che entri nella nostra vita, fargli spazio, lasciarsi guidare da una domanda: cosa potrei eliminare per far spazio al Signore? Convertirsi significa avere più fiducia nel futuro, perché Dio è fedele e non viene meno alle sue promesse. Convertirsi è imparare a guardare meno alle cose che non vanno e a valorizzare quelle positive che fanno nascere la gioia e la fiducia.
  • Le gioie più spontanee nell’uomo sono quelle recate dalle sicurezze della vita quotidiana, percepite come altrettante benedizioni di Dio: le gioie della vendemmia e della mietitura, la gioia del lavoro ben fatto o della meritata distensione, la gioia di un pasto fraterno, la gioia di una famiglia unita, la gioia dell’amore, di una nascita, le gioie rumorose della festa come pure le gioie intime del cuore. Ma esiste una gioia ancora più profonda: quella di coloro che si fanno poveri dinanzi a Dio ed attendono tutto da lui e dalla fedeltà alla sua legge. Nulla può allora diminuire questa gioia, nemmeno la prova. La gioia di Dio è forza. La gioia della Chiesa nella sua condizione terrestre è la gioia del tempo di costruzione. La Celebrazione Eucaristica è il momento privilegiato in cui la Comunità cristiana attinge alla sorgente della vera gioia; ed è in questa prospettiva che i fedeli domandano di poter giungere «a celebrare con rinnovata esultanza il grande mistero della salvezza» (Colletta).
  • La bellezza dei gesti: tutto deve essere preparato con attenzione e, soprattutto, deve essere animato dalla gioia profonda che la Liturgia, oggi, ci invita ad esprimere.
  • La bellezza del luogo: tutto deve risplendere per pulizia e decoro: la tovaglia dell’altare, le vesti liturgiche, i vasi sacri, le composizioni floreali…
  • La bellezza del canto: esprimiamo la gioia di essere figli di Dio; prepariamo e curiamo con attenzione i canti (vedi suggerimenti sotto).
  • Se la sacrestia è ben fornita, questa è una delle due occasioni dell’anno perché il celebrante indossi i paramenti rosacei e per adornare l’altare, il tabernacolo e le altre parti della chiesa con il colore delicato e festoso che rappresenta e comunica la gioia.
  • E’ opportuno indicare alcuni impegni concreti di solidarietà, proposti come Comunità, da compiere in vista del Natale (visita agli anziani/ammalati, consegna degli auguri alle famiglie, adozione di una famiglia bisognosa, sostegno ad un’opera missionaria…).
  • Si invitino i fedeli a pensare alla celebrazione della Riconciliazione in prossimità del Natale, offrendo loro, ovviamente, il luogo e l’orario in cui i ministri sono disponibili.

 

TESTI E MATERIALI

 PER APPROFONDIRE 

** Sussidio CEI 2025: Guida al Tempo di Avvento: GUIDA-AL-TEMPO-DI-AVVENTO-2025

** Sussidio CEI 2025: Domenica corrente: III-AVVENTO-2025

** Suggerimenti III Avvento A suggerimenti

** Per pregare con la corona d’Avvento in famiglia, nelle case. nei gruppi Libretto-Preghiera-Corona

** Celebrazione penitenziale comunitaria: CELEBRAZIONE-PENITENZIALE-AVVENTO-2025

** Proposta CEI Novena 2025: NOVENA-DI-NATALE-2025

(Per il resto del materiale si veda articolo apposito)

 

 

RITI DI INTRODUZIONE E DI CONCLUSIONE

** Riti di Introduzione con accensione della Corona e Atto penitenziale III Avvento A Riti introduzione con accensione corona

** Riti di conclusione III Avvento A Riti conclusione

 

SALMO RESPONSORIALE

** prima proposta, da Psallite:

Partitura Salmo III Avvento a psallite

Audio

 

** seconda proposta, da Lodate Dio

Partitura Salmo III di Avvento A LD

 

** terza proposta, dal Sussidio CEI 2025

Partitura Salmo III Avvento Cei 2025

 

** quarta proposta, dal maestro Pasquale Impagliatelli

Partitura Salmo III Avvento A Impagliatelli

Audio

 

PREGHIERA DEI FEDELI

** prima proposta III Avvento A Pdf 1

** seconda proposta III Avvento A Pdf 2

** terza proposta, da una comunità pastorale III Avvento A pdf 3 da Parrocchia

** quarta proposta, da Parrocchia: III Avvento A Pdf 4 da Parrocchia

** da Orazionale CEI Pdf OR CEI Avvento III