XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – B
«Proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni,
ungevano con olio molti infermi e li guarivano»
- La Liturgia odierna mette a fuoco il tema del discepolato, unito inscindibilmente alla dimensione profetica di chi sceglie di seguire, servire, annunciare e testimoniare Cristo. Oggi la Parola di Dio ci aiuta a decodificare questo intreccio fecondo perché autenticamente evangelico. Possiamo sintetizzare il tutto in quattro passaggi: 1) la vocazione è l’atto costitutivo della storia e della vita di ogni cristiano; 2) ad ogni discepolo di Cristo incombe il dovere di difendere e di diffondere la fede (il Concilio Vaticano II ha sottolineato con chiarezza questa necessità cogente); 3) vive in autenticità questa missione il cristiano che si convince come il profeta di Dio (Amos: Lui mi ha scelto) sia in netto contrasto col cappellano di corte (Amasia: io mi sistemo); 4) per seguire questa vocazione vivendone l’impegno quotidiano nella coerenza, occorre coraggio e distacco.
- Essere portatori della Parola di Dio non è mai una conquista dell’uomo, ma piuttosto un dono e un mandato ricevuto da Dio. Profeti ed evangelizzatori si diventa per una chiamata e una iniziativa divina. Perciò non si tratta di una professione tra le altre. E anche il contenuto della evangelizzazione non è dottrina elaborata dagli uomini, ma messaggio ricevuto e trasmesso mediante una relazione di fedeltà. Oggi soprattutto si deve essere coscienti di questo, e anche del fatto che i mezzi stessi a cui si ricorre possono corrompere il messaggio: non si può, infatti, confondere il vangelo del regno di Dio con i tanti progetti umani possibili, per quanto siano buoni.
- La missione è creare un ponte tra Gesù e le persone. Il missionario – potremmo dire ogni cristiano – trasmette agli altri la sua esperienza, così da favorire un incontro diretto tra la persona e Gesù stesso. Nessuno si arroga tale impegnativa missione: sarebbe vuota presunzione. Occorre essere chiamati e inviati, come i discepoli.
- La missione riguarda ogni cristiano, riguarda, dunque, anche me. Ogni giorno il Signore mi chiama e mi manda. Pur sapendo di essere ancora in uno stadio di apprendimento – e quando mai diventeremo “professionisti” dell’annuncio? – è necessario incominciare ad esercitarsi. È un far passare agli altri la ricchezza accumulata. È questo il vero dono di fraternità cristiana. Gli apostoli non portano sé stessi, così come il cristiano non annuncia una sua filosofia. Si è, invece, testimoni di Cristo, inviati con la ricchezza del suo potere di salvezza.
- La serena fiducia in Dio e la coscienza di aver svolto con impegno la propria missione accompagnano e sostengono anche in caso di fallimento. Perché inviati da Dio e ricchi della sua potenza, dobbiamo saper fronteggiare situazioni umanamente senza esito e apparentemente inconcludenti. Fa parte della nostra missione la serena convinzione che Dio sa trarre il bene da tutto e comunque. Né pane, né bisaccia, né denaro, né due tuniche… la vera, unica ricchezza, è la fiducia confidente in Dio: è Lui solo che converte i cuori!
- Questa Domenica è il giorno della chiamata. Per vivere il raccogliersi in assemblea come risposta a questa chiamata è opportuno un canto d’inizio che riproponga questa chiamata.
- Nei luoghi turistici si curi l’accoglienza degli ospiti come attenzione alla risposta da loro data al Signore che li ha convocati alla celebrazione.
- Nei luoghi dove i cristiani sono diminuiti, perché in vacanza, bisogna ricordare che la grazia del Signore non è proporzionata alla grandezza dell’assemblea! E’ possibile e, soprattutto, doveroso nella semplicità e nella sobrietà offrire ai vari gesti liturgici la verità loro propria.
- Perché non invitare la Comunità a riflettere sul fatto che le vacanze possono essere momento di ricarica personale, attraverso giorni di spiritualità, di impegno di testimonianza, attraverso esperienze di servizio, di volontariato, di annuncio?
- Si valorizzi oggi il congedo, ricordando brevemente la missione che esso comporta… anche qui con un canto appropriato.
TESTI E MATERIALI
RITI DI INTRODUZIONE E DI CONCLUSIONE
** Atto penitenziale XV TO B Riti introduzione
** Riti di conclusione XV TO B Riti conclusione
SALMO RESPONSORIALE
** prima proposta, da Psallite
partitura Salmo XV TO B Psallite
audio
** seconda proposta, da Lodate Dio Salmo XV TO B LD
PREGHIERA DEI FEDELI
** prima proposta XV TO B PDf 1
** seconda proposta XV TO B Pdf 2
** da Orazionale CEI Pdf XV TO OR CEI