Testi per celebrare

III Domenica del Tempo Ordinario B 2024

III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – B

Domenica della Parola di Dio

Donaci la grazia di una continua conversione

  • Celebrare la Domenica è fare Pasqua. È passare dal transitorio al Regno eterno inaugurato da Cristo. È partecipare al memoriale rinnovato sull’altare ascoltando l’annuncio della Buona Novella (Vangelo), convertendoci (Prima Lettura e Vangelo) e impegnandoci a farla conoscere («Andate in pace!»).
  • Gesù si presenta oggi come colui che annuncia il Vangelo di Dio; la sua Parola provoca un cambiamento di rotta, una “conversione” negli uomini che l’accolgono: essi abbandonano tutto per seguire il Messia. La conversione è la condizione necessaria per entrare nel Regno e seguire Gesù. Essa implica un mutamento radicale, tale da trasformare tutta la vita dell’uomo e impegnarlo al servizio del regno. Gli avvenimenti e le situazioni della nostra vita personale e comunitaria costituiscono un costante invito a convertirci e a realizzare sempre meglio le esigenze del Vangelo.
  • La Liturgia odierna riprende dalla festa del Battesimo del Signore la lettura del capitolo primo del Vangelo di Marco, con l’inizio dell’attività pubblica di Gesù e la chiamata dei primi apostoli. La proclamazione del Vangelo avviene con la vicinanza del regno di Dio, inizia con l’invito alla conversione e la scelta dei primi collaboratori.
  • La Bibbia, rivelazione del Dio trascendente, si apre e si chiude con annotazioni temporali: «In principio Dio creò…» (Gn 1,1); «Sì, verrò presto» (Ap 22,20). In essa Dio non è colto in modo atemporale e astratto, nella sua essenza eterna, come presso i filosofi greci, ma nei suoi interventi, nell’oggi dell’uomo, che fanno della storia del mondo una storia divina. Nell’esperienza umana del tempo si sovrappongono due aspetti: quello regolato dai cicli della natura (tempo cosmico) e quello che è scandito dal fluire degli avvenimenti (tempo storico). Il tempo storico nella mentalità dell’uomo biblico è ritmato dai grandi interventi di Dio nella storia, tanto che la storia del mondo diventa una Storia della Salvezza. Questa storia sale faticosamente, attraverso tappe successive, verso Cristo che ne rappresenta il culmine e lo sbocco finale. Cristo ha coscienza di questo, quando all’inizio della sua predicazione dichiara espressamente: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino…» (Vangelo). Con lui è giunta la “pienezza dei tempi!”. Egli introduce nella storia l’elemento definitivo e discriminante per cui possiamo dire: prima… ora. «Prima eravate senza Cristo, …estranei ai patti della promessa» (Ef 2,12). «Ora egli vi ha riconciliati per mezzo della morte del suo corpo di carne» (Col 1,22). Con Gesù l’evento definitivo si è verificato, ma non ha ancora portato tutti i suoi frutti. Gli “ultimi tempi” sono soltanto inaugurati: a partire dalla sua risurrezione essi si dilatano e diventano “tempi della Chiesa”. Ecco perché il regno di Dio ha contemporaneamente una dimensione attuale ed escatologica.
  • La conversione al vangelo di Gesù Cristo rappresenta per ogni uomo un mutamento di èra, un passaggio dal mondo presente al mondo futuro, dal tempo antico che va verso la rovina, al tempo nuovo che cammina verso la piena manifestazione. L’importanza del “tempo della Chiesa” deriva dal fatto che esso rende possibile questo passaggio: è «il momento favorevole», il «giorno della salvezza» (2 Cor 6,2).

TESTI PER CELEBRARE

 

RITI DI INTRODUZIONE E DI CONCLUSIONE

** Riti di introduzione III TO B Riti di Introduzione

** Riti di conclusione III TO B Riti di conclusione

SALMO RESPONSORIALE

** prima proposta, da Psallite

partitura Salmo III TO B Psallite P

audio

 

** seconda proposta, da Lodate Dio Salmo III TO B LD

PREGHIERA DEI FEDELI

** prima proposta III TO B Pdf 1

** seconda proposta III TO B Pdf 2

** dall’ orazionale CEI Pdf III TO OR CEI