Testi per celebrare

XII Domenica del Tempo ordinario B 2024

XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – B

Nell’angustia gridarono al Signore,

ed egli li fece uscire dalle loro angosce

 

  • Anche nei momenti più difficili e incomprensibili, la fede è la via che porta a comprendere il senso degli eventi e del piano misterioso di Dio: per questo il cristiano è saldo e spera nell’azione del Signore. La fede, infatti, è apertura alla bontà divina, che si prende cura dell’uomo e lo chiama a crescere. Perciò il Signore si rivela presente con il suo amore; anche in mezzo alle onde delle difficoltà, porta la sua pace e ci invita ad affidarci a lui.
  • Lo scenario dato dalla tempesta sedata (Vangelo) pone gli apostoli e i credenti di tutti i tempi di fronte agli interrogativi di Gesù: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?», perché siete codardi e increduli? Un messaggio decisivo è posto di fronte a noi in questa Domenica: il Signore si manifesta anche nei momenti di tempesta ed esige da noi quello stupore della fede che ci permette di affrontare anche le avversità della vita nella certezza che il Signore ci accompagna e costruisce il suo regno dandoci la possibilità di aderire a lui con stupore e meraviglia, con timore reverenziale.
  • Dio, che ci impegna nella fede in lui, non è la facile risoluzione delle difficoltà e dei problemi che incontriamo nella quotidianità. Noi lo incontriamo nello spazio aperto della nostra fiducia, ma egli non equiva­le alle sicurezze umane su cui spesso siamo tentati di fare affidamento. La Liturgia odierna vorrebbe aiutarci a superare la tentazione di fare di Dio un tappabuchi delle nostre inadeguatezze. D’altra parte la no­stra fede non è fuga nel disimpegno: la fede cristiana comporta impegno e sforzo proprio perché crede nonostante le tempeste che la mettono alla prova. Fidarci di Dio, anche quando a noi sembra che dorma, non ci isola dal mondo e dai suoi problemi. Anzi la fede è forza che infonde coraggio.
  • Il mondo oggi reclama la ragion d’essere della nostra fede in mezzo ai turbamenti della storia. Abbiamo molte ragioni umane per avere paura, ma questa nostra paura svela le nostre complicità con il mondo. Siamo succubi degli elementi del mondo, per questo abbiamo paura.
  • La contrapposizione solenne tra la potenza di Dio e la violenza della natura sono i due termini del conflitto in cui siamo calati: noi non siamo i narratori di cose nuove perché preferiamo essere i consacratori di cose vecchie. Invece, aver fede significa lasciarci investire dalla potenza divina che mette sotto giudizio tutto ciò che c’è. Perché lui il Signore sta contro, sta di fronte, e pone limiti. In nome dell’amore.
  • Il “potere” di Gesù abbraccia oggi gli elementi della natura nella loro raffigurazione più grandiosa e potente: il Nel simbolismo della Bibbia, il mare, pur sottomesso al dominio di Dio, è un mondo carico di misteri e di pericoli, a motivo della profondità dei suoi abissi, dell’amarezza delle sue acque, del perpetuo fluttuare delle sue onde, della sua potenza distruttrice quando si scatena. Esso diventa perciò anche l’immagine più eloquente ed efficace delle forze del male, orgogliose e minacciose, che trovano una plastica raffigurazione nei mitici e favolosi mostri che la fantasia popolare colloca nei suoi abissi. Eppure il mare, questa realtà potente e tumultuosa, è sottomessa a Dio. Dio era là quando nacque uscendo dal seno della terra; come un bambino indifeso lo avvolse di fasce (caligine) e lo vestì (nube). Il Salmo responsoriale ed il Vangelo, mentre sottolineano la signoria di Gesù sul mare, ci suggeriscono l’invocazione fiduciosa a Dio nel pericolo e lo stupore e il timore di fronte alla potenza del Signore che comanda. Entrambi i brani scritturistici presentano lo stesso schema letterario: la situazione di pericolo (lo scatenamento delle forze del mare), l’invocazione fiduciosa di Dio, l’intervento miracoloso del Signore, l’azione di grazie (Salmo), lo stupore e il timore (Vangelo). Il tema della fede-fiducia nelle prove diventa centrale nel Vangelo. Gesù fa agli apostoli la domanda-rimprovero: «Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?». È strano che Gesù rimproveri di mancanza di fede proprio quando essi gli si rivolgono pieni di fiducia. Evidentemente qui Gesù rimprovera non tanto la fiducia, quanto l’atteggiamento interessato per cui la fiducia è tutta rivolta ad ottenere qualcosa. Questa fede è troppo imperfetta.

 

TESTI E MATERIALI

RITI DI INTRODUZIONE E DI CONCLUSIONE

** Atto penitenziale XII TO Riti introduzione

** Riti di conclusione XII TO B Riti conclusione

SALMO RESPONSORIALE

** prima proposta, da Psallite

partitura Salmo XII TO B Psallite

audio

** seconda proposta, da Lodate Dio Salmo XII TO B LD

** terza proposta, dal m° Impagliatelli

partitura Salmo file-tempo-ordinario-xii-domenica-anno-b Impagliatelli

audio

 

PREGHIERA DEI FEDELI

** prima proposta XII TO B Pdf 1

** seconda proposta XII TO B Pdf 2

** da Orazionale CEI Pdf XII TO OR CEI