Ricorda, Signore, il tuo amore e la tua bontà,
le tue misericordie che sono da sempre.
Non trionfino su di noi i nostri nemici;
libera il tuo popolo, Signore,
da tutte le sue angosce.
Antifona d’ingresso (cf. Sal 24,6.2.22)
Salvezza dalle angosce
Il percorso quaresimale è sempre scandito dalla celebrazione del mistero della Trasfigurazione, nella seconda domenica. Nel percorso dell’anno C, il lezionario guida la comunità a rileggere nella prima lettura il culto gradito a Dio. Dio promette e rassicura Abramo, nel suo vissuto drammatico mentre offre il sacrificio di alleanza – a cui fa eco anche la citazione delle “angosce” del salmista, in una delle due antifone d’ingresso proposte. Questo elemento può certamente risuonare nella preghiera domenicale, ma l’eucologia prevista è decisamente “catturata” dalla trasfigurazione del Cristo.
La Trasfigurazione, mistero di misericordia
La Colletta chiede per noi, che celebriamo oggi, l’obbedienza alla voce di Dio risuonata sul Tabor – “Ascoltatelo!” – insieme alla purificazione per poter godere della visione gloriosa. L’assemblea liturgica è quindi misteriosamente convocata sul monte della trasfigurazione, perché riceva il dono, fatto al Figlio e ai discepoli, di poter intuire il senso del sacrificio. Il percorso di santificazione quaresimale, volto alla Pasqua, è citato nell’orazione sulle offerte. Il prefazio risuona dello stesso mistero, in cui diciamo grazie al Padre, perché la trasfigurazione ha indicato ai discepoli che “solo attraverso la passione possiamo giungere al trionfo della risurrezione”. L’anticipo dei beni futuri che permette a noi di continuare il pellegrinaggio sulla terra è il motivo per il quale, dopo la Comunione, preghiamo rendendo fervide grazie.
La Croce e la Parola
Si suggerisce di valorizzare i segni liturgici della croce astile e dell’Evangeliario. Il senso della processione aperta dal ministro che reca la croce astile è la ripetizione della sequela di coloro che credono nel Crocifisso risorto.
In processione si rechi anche il libro della Parola, l’Evangeliario – mai il Lezionario – che ripete in liturgia il comando del Padre: “Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!”.
Una Quaresima penitenziale e catecumenale
Per tutto il tempo quaresimale si suggerisce l’adozione per l’atto penitenziale – almeno nelle domeniche – della seconda forma; si consiglia di proclamare la professione di fede utilizzando il simbolo detto “degli Apostoli” (p. 306) per mantenere esplicito il carattere catecumenale del percorso. Si offra una breve monizione che ricordi il motivo di tale scelta:
Il cammino quaresimale ci aiuta a rendere vitale il dono del battesimo. Rinnoviamo la fede con la formula più antica del Credo, utilizzata un tempo per il cammino dei catecumeni.
Anche oggi, tra gli avvisi sobriamente annunciati successivamente all’orazione dopo la comunione, si potrebbe richiamare l’occasione di iniziare un tempo di penitenza anche con il sacramento della Riconciliazione.
TESTI PER CELEBRARE
** Suggerimenti Suggerimenti II Quaresima C
** Riti introduzione II Quaresima C Riti introduzione
** Salmo responsoriale:
prima proposta Salmo II Quaresima C
seconda proposta
partitura II QuaresimaC-ULNCEI
audio
** Preghiera dei fedeli
prima proposta II Quaresima C pdf1
seconda proposta II Quaresima C pdf 2
terza proposta (da una parrocchia). II Quaresima C da parrocchia
Per i riti di conclusione: si veda il Messale, con l’orazione sul popolo propria (obbligatoria)