Per aiutare a celebrare in bellezza

Settimana Santa 2022: Materiali

LA GRANDE SETTIMANA SANTA

PER PREGARE IN FAMIGLIA

Si suggeriscono anche alcuni materiali per la preghiera famigliare.

Ecco il sussidio predisposto dalla Conferenza Episcopale Italiana.

Celebrazioni-domestiche-nel-Tempo-di-Pasqua_2021

Nella case dove vi sono ammalati: Per invocare la Benedizione su di loro: Benedizione-dei-malati-1 

Per invocare la Benedizione sulla nostra famiglia: -Benedizione-della-famiglia-1 

Per pregare in famiglia il giorno di Pasqua: Domenica-di-Pasqua-sussidio-di-preghiera-1 

PER PREPARARE LE CELEBRAZIONI

  • DOMENICA DELLE PALME

Nella liturgia della Domenica delle palme la Chiesa commemora l’ingresso di Cristo in Gerusalemme per portare a compimento il suo Mistero Pasquale. L’usanza di portare nelle proprie case i rami di palma e di ulivo è richiamo quotidiano alla vittoria di Cristo celebrata ne rito liturgico di questo giorno che dà inizio alla Settimana Santa.

Vi sia una sola processione con palme e rami di ulivo, preparata con cura ove si canta e si acclama Gesù Re, Figlio di Davide.

Nella Messa si legga integralmente il racconto della Passione; non si omettano le altre due letture; si scelgano canti adatti alle caratteristiche di questa celebrazione tutta particolare ove si uniscono il riferimento alla regalità di Gesù e il sacrificio del Redentore.

Riti di Introduzione

Ecco alcuni materiali per l’animazione dei Riti di Introduzione, sia nel caso della processione che dell’ ingresso solenne.

Impaginato per la celebrazione: 1 Palme impaginato

Materiali senza la processione:

Ingresso: 2 Palme Riti di Introduzione

Senza Processione: 3 Domenica-delle-Palme-riti-di-ingresso-SENZA-PROCESSIONE

Liturgia della Parola

Lezionario: 4 Lezionario Anno C

Salmo prima proposta: 5 Salmo-Domenica-delle-Palme 

Salmo seconda proposta (CEI ULN): 07-salmorespDomenica dellePalme-ULNCEI 

Audio:

Canto per la lettura della Passione

Audio

 

Scheda Introduttiva: 7 Rainoldi-Profumi-per-te-o-Signore-SCHEDA-MeA-106-98

Partitura: 8 Rainoldi-Profumi-per-Te-o-Signore-MeA-106-98

Preghiera dei Fedeli

Primo schema  9 Pdf-Palme-C

Da una comunità pastorale: 10 Pdf-Palme-da-una-comunità-pastorale

Da una parrocchia: 11 pdf-Palme-da-una-parrocchia

TRIDUO PASQUALE: SIGNIFICATO PASTORALE

“Comprende il Venerdì santo, il Sabato santo e la Domenica di Risurrezione. Dato però il carattere pasquale della ‘Cena del Signore’, entra nella celebrazione del Triduo anche la Messa vespertina del Giovedì santo. La Domenica di Pasqua è insieme l’ultimo giorno del Triduo, e il primo del tempo di Pasqua. Il grande ‘Triduo’ costituisce il cuore delle celebrazioni pasquali e di tutta la vita ecclesiale. I tre giorni presentano successivamente i vari aspetti del Mistero:

Il Venerdì santo celebra la Passione, che culmina, nella morte: ci fa vedere Cristo che ha assunto su di sé il nostro tragico destino, fino a caricarsi sulle spalle i nostri peccati.

Il Sabato santo celebra il mistero della sepoltura: quel sepolcro vuoto, che prepara il trionfo al di là di tutte le apparenze, sottolinea nel cristianesimo l’importanza della speranza.

La notte e il giorno di Pasqua presentano il culmine dell’evento pasquale: il trionfo di Cristo sulla morte, che conferisce a tutto il messaggio evangelico il suo carattere decisamente positivo di gioia e di vittoria.

L’unità del triduo, che salda i giorni in un’unica celebrazione, sottolinea di riflesso l’unità del Mistero: nella Pasqua di Cristo, morte e risurrezione sono inseparabili, perché la novità di vita scaturisce dall’ immolazione redentrice. Se ci si lascia pienamente coinvolgere nelle celebrazioni di questi giorni, lo sguardo della fede si rinnova: si può misurare allora lo splendore della grazia, e comprendere ‘la inestimabile ricchezza del Battesimo che ci ha purificati, dello Spirito che ci ha rigenerati, del sangue che ci ha redenti’ (orazione II domenica di Pasqua). E con la fede, si rinnova tutta l’esistenza: si cammina ‘in novità di vita’ (Rm 6,4), come in un mattino di primavera” (CEI, La preghiera del mattino e della sera, p.226) .

Il Triduo pasquale è dunque un tutto profondamente unitario: celebrare il Triduo pasquale in pienezza comporta il partecipare a tutti i riti previsti, senza sottrazione. È decisivo percepire l’intreccio inscindibile dei tre aspetti del mistero di Cristo: “Crocifisso-Sepolto-Risorto” (S.Agostino); ciascuno richiama e implica gli altri. Si tratta di una morte, ma “gloriosa”; di una discesa (agli inferi), ma “elevante”; di una risurrezione, ma dell’Agnello immolato, che con i segni della passione vive immortale.

ANNUNCIO E ATTUALIZZAZIONE

Lezionario

«Il Giovedì santo, alla Messa vespertina, il ricordo della Cena, che precedette la Passione, fa scorgere in una luce tutta particolare sia l’esempio di Cristo che lava i piedi dei discepoli, sia le parole di Paolo sull ’istituzione della Pasqua cristiana nell’ Eucaristia.

L’azione liturgica del Venerdì santo raggiunge il suo culmine nel racconto della Passione secondo Giovanni; il Cristo, annunziato nel libro di Isaia come Servo del Signore, è diventato di fatto l’unico sacerdote con l’offerta di se stesso al Padre.

Per la Veglia pasquale nella notte santa son proposte sette letture dell’Antico Testamento che rievocano i fatti mirabili compiuti da Dio nella storia della salvezza e due del Nuovo e cioè l’annunzio della risurrezione secondo i tre Vangeli sinottici e la lettura dell’Apostolo sul Battesimo cristiano come sacramento della risurrezione.

La lettura del Vangelo per la Messa nel giorno di Pasqua è tratta da Giovanni e fa riferimento al sepolcro vuoto. Si possono però leggere come facoltativi anche i testi dei Vangeli proposti per la notte santa, oppure, nella Messa vespertina, il racconto di Luca sull’ apparizione ai discepoli in cammino verso Emmaus. La prima lettura è tratta dagli Atti degli Apostoli, che nel Tempo pasquale, sostituiscono la lettura dell’Antico Testamento. La seconda lettura, quella dell’Apostolo, si sofferma sul mistero pasquale, così come deve essere vissuto nella Chiesa».

Segni e azioni

Cantare il triduo Pasquale

“Il canto del popolo, dei ministri e del sacerdote celebrante riveste una particolare importanza nella celebrazione della Settimana santa e specialmente del Triduo pasquale, perché è più consono alla solennità di questi giorni e anche perché i testi ottengono maggiore forza quando vengono eseguiti in canto. Si provveda opportunamente a redigere un repertorio proprio per queste celebrazioni, da adoperarsi soltanto durante il loro svolgimento” (PCFP, 42).

La nostra Diocesi ha già provveduto con il repertorio Una fede da cantare (1987). Si veda anche Repertorio Nazionale, 102-164 e Guida pastorale per le celebrazioni liturgiche 2000-2001.

Aspetto mariano

“Nel Triduo pasquale la beata Vergine è presentata ai fedeli quale nuova Eva o ‘la  donna nuova’ che, rimanendo sotto il legno della vita (cfr. Gv 19,25) è unita a Cristo, l’Uomo nuovo; è pure presentata quale madre spirituale, alla cui materna sollecitudine il Signore stesso affidò tutti i suoi discepoli (cfr. Gv 19,26)” (Messe della B.V.M., p.32)

Proposte per il cammino di Iniziazione Cristiana dei bambini e ragazzi

È importante la partecipazione alle celebrazioni del Triduo in particolare da parte dei ragazzi che si apprestano a completare l’Iniziazione Cristiana nel Tempo di Pasqua.

  • GIOVEDÌ SANTO

Nelle parrocchie: S. Messa vespertina nella Cena del Signore.

“Con questa Messa  si fa memoria della istituzione dell’Eucaristia, o memoriale della Pasqua del Signore, con la quale si rende perennemente presente tra di noi sotto i segni del sacramento il sacrificio della nuova alleanza; si fa ugualmente memoria della istituzione del sacerdozio con il quale si rende presente nel mondo la missione e il sacrificio di Cristo; infine si fa memoria dell’amore con cui il Signore ci ha amati fino alla morte” (Cerimoniale dei Vescovi, 297)

Non si svolgano celebrazioni “in favore di piccoli gruppi particolari” (PCFP, 47). Si eviti di celebrare la Messa di prima Comunione in questa circostanza.

All’ inizio della celebrazione accoglienza dei santi oli, consegnati dal Vescovo in Cattedrale al termine della Messa del Crisma: è un dono che esprime la comunione nell’ unica fede e nell’ unico Spirito. Per far comprendere ai fedeli il  significato del loro uso e la loro efficacia nella vita cristiana il Parroco presenti le ampolle (vedi sezione “Cantare il triduo pasquale” alla pagina precedente. Incensate insieme all’ altare, le ampolle vengono poi recate nell’ apposito “tabernacolo di custodia dei santi Oli (da ripristinare qualora fosse caduto in disuso e da richiamare all’ attenzione dei fedeli).

Il gesto della lavanda dei piedi è memoria del servizio e della carità di Cristo. PCFP 51).

Nella processione offertoriale mentre il popolo canta l’inno «Dov’è carità e amore», possono essere presentati i doni per i poveri, specialmente quelli raccolti nel tempo quaresimale come frutti di penitenza (PCFP 52). Per meglio evidenziare la dimensione caritativa di questa celebrazione, invece di compiere la questua nel modo abituale, si suggerisce che ciascun fedele porti all ’altare la propria offerta nel salvadanaio o nella busta ricevuta il Mercoledì delle Ceneri.

Si adotti l’acclamazione di anamnesi “Ogni volta”.

Si raccomanda la Comunione sotto le due specie.

La processione e la reposizione del Santissimo Sacramento è fatta allo scopo di distribuire l’Eucaristia nella celebrazione del Venerdì Santo: non rappresenta in alcun modo la sepoltura di Cristo ed è pertanto inadatto l’uso del termine “sepolcro”. Alla reposizione segue un tempo di adorazione (PCFP 55; DPPL 141).

Ecco i MATERIALI:

Per l’accoglienza dei Santi Oli: 12 Giovedì-Santo-Accoglienza-oli-sacri

Per l’Atto penitenziale: 13 Giovedì-Santo-Monizione-e-atto-penitenziale

Per il Salmo Responsoriale: 14 Salmo Giovedì-santo-Cena-del-Signore

Lezionario: 15 Lezionario_Triduo_CoenaDomini

Preghiera dei fedeli: 16 Giovedì-Santo-Preghiera-dei-fedeli

Acclamazione anamnetica “Ogni volta”

Partitura: 17 LD-240-ogni-volta-che-mangiamo-organo

per la composizione dei foglietti:

Per il tempo di Adorazione: 19 Schema Adorazione

 

  • VENERDÌ SANTO

Giorno di Cristo crocifisso. Giorno di astinenza e digiuno

“In questo giorno in cui ‘Cristo nostra Pasqua è stato immolato’, con effetto manifesto si sono compiute le cose che a lungo erano state promesse sotto misteriose prefigurazioni: che la vera Vittima prendesse il posto della vittima che la indicava e con un solo sacrificio si portasse a compimento la differente molteplicità dei precedenti sacrifici (cfr. S.Leone Magno, disc. 58). Fissando lo sguardo sulla croce del suo Signore e sposo, la Chiesa commemora la propria nascita e la propria missione di estendere a tutte le genti i felici effetti della passione di Cristo che oggi celebra, rendendo grazie per così ineffabile dono” (Cerimoniale dei Vescovi, 312).

Nelle parrocchie “si raccomanda che l’Ufficio delle Letture e le Lodi mattutine siano celebrati con la partecipazione del popolo” (PCFP 62).

 

Celebrazione liturgica della passione e morte del Signore, alle ore 15 o nell’ ora più adatta a riunire i fedeli (non oltre le ventuno). All ’inizio della celebrazione il rito della prostrazione del sacerdote e dei ministri, proprio di questo giorno, esprime la mestizia dolorosa della Chiesa (PCFP 63-71).

La preghiera universale si svolga in tutta la sua ampiezza: è il modo migliore per manifestare il carattere universale della salvezza ottenuta dalla morte di Cristo in croce. Nell’ intenzione per i catecumeni ricordiamo coloro che nella nostra Diocesi si preparano a ricevere i Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana.

*Giornata mondiale per le opere della Terra Santa (colletta obbligatoria)..

Per rispettare l’Azione liturgica – che non prevede affatto la questua, e deve iniziare, ma anche concludersi in assoluto silenzio – al termine dell’orazione dopo la comunione e prima dell’orazione sul popolo – si avvertano con breve didascalia i partecipanti che le offerte per la Terra Santa saranno raccolte all’ uscita (con la collaborazione di incaricati presso le porte).

Dove è tradizione svolgere la processione “del Cristo morto”, questa sia fatta in un clima di austerità, silenzio e preghiera. La processione non deve sostituire la partecipazione all’ azione liturgica della passione del Signore, a cui va dato il primato (DPPL 143).

MATERIALI

Lezionario: 20 Lezionario_Triduo_Passione

Salmo:

partitura 21 Salmo Venerdì-Santo-passione-del-Signore

per la composizione del libretto:

 

  • SABATO SANTO

Giorno di Cristo sepolto.

“La Chiesa sosta presso il sepolcro del Signore, meditando la sua passione e morte, la discesa agli inferi e aspettando nella preghiera e nel digiuno la sua risurrezione” (PCFP, 73).

Giorno di silenzio, da vivere nella preghiera e, se possibile, prolungando il digiuno del giorno precedente.

Nelle parrocchie è molto raccomandato l’Ufficio delle Letture con la partecipazione dei fedeli. La preparazione della Veglia pasquale avvenga con discrezione perché i fedeli possano trovare nelle chiese luoghi di silenzio dove sostare in preghiera.

MATERIALI

Libretto per l’Ufficio delle Letture: 23 Sabato-santo-Ufficio-delle-letture

Accompagnamenti organistici:  24 Sabato-santo-Ufficio-delle-letture-accompagnamenti

  •  PASQUA DI RISURREZIONE

Giorno di Cristo risorto.

Veglia nella Notte santa.

“Per antichissima tradizione, questa è una notte di veglia in onore del Signore (cfr. Es 12,42). La Veglia che in essa si celebra, dal momento che commemora la notte santa nella quale il Signore è risorto, è ritenuta ‘la madre di tutte le sante veglie’ (S. Agostino, disc. 219) In essa infatti la Chiesa aspetta vegliando la risurrezione del Signore, e la celebra con i sacramenti della iniziazione cristiana”.

Nelle parrocchie: alla Veglia pasquale si raccomanda la partecipazione completa, a partire dal rito del fuoco all’esterno della chiesa. La Veglia si deve svolgere in orario notturno. “Tale regola è di stretta interpretazione” (PCFP, 78).

“Nel rispetto della verità del segno, si prepari il cero pasquale fatto di cera, ogni anno nuovo, unico, di grandezza notevole, mai fittizio, per poter rievocare che Cristo è la luce del mondo” (PCFP, 82).

“Le letture della sacra Scrittura descrivono gli avvenimenti culminanti della storia della salvezza, che i fedeli devono poter serenamente meditare nel loro animo attraverso il canto del salmo responsoriale, il silenzio e l’orazione” (PCFP, 85).

La liturgia della Parola è intenzionalmente lunga perché si tratta di vegliare: la durata è necessaria alla straordinarietà della Veglia.

Poi “viene celebrata nel sacramento del Battesimo la Pasqua di Cristo e nostra” (PCFP, 88). Nel caso – raccomandabile! – del Battesimo di neonati, è necessario anticipare i riti di accoglienza e l’unzione con l’olio dei catecumeni nel giorno del sabato santo.

Si dia risalto al fonte battesimale, memoria permanente della Chiesa che genera i suoi figli; perciò non venga usato un fonte posticcio.

“Si raccomanda di non celebrare in fretta la liturgia eucaristica; al contrario, conviene che tutti i riti e tutte le parole raggiungano la massima forza di espressione” (PCFP 91). “È desiderabile che sia raggiunta la pienezza del segno eucaristico nella Comunione ricevuta sotto le specie del pane e del vino” (PCFP 92).

SALMI RESPONSORIALI: 25 Salmi Veglia-pasquale

  •  Domenica di Pasqua

«Questo è il giorno che ha fatto il Signore, alleluia»

Le letture della Messa del giorno, fanno riferi­mento al sepolcro vuoto (Gv 20,1-9) e alla testimonianza di Pietro (At 10,34a.37-43) invitandoci a rinnovare la nostra fede nel «Vivente» e a conformare il nostro comportamento alle prospettive aperte per tutti noi dalla risurrezione di Cristo: «se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio» (Col 3,1). Le domeniche di Pasqua si presentano come un tempo unitario dedicato alla comprensione, all’ approfondimento e all irradiazione della presenza di Cristo risorto nella sua Chiesa e nel mondo. È un periodo caratterizzato dalla pienezza della gioia, annunciata dal Preconio pasquale e rilanciata dalla costante ripetizione dell’Alleluia.

Nelle celebrazioni eucaristiche del giorno (volendo richiamare gli impegni battesimali della Veglia per quanti non fossero stati presenti) si può procedere così: dopo l’omelia, si compie la Professione di fede battesimale, preceduta dalle rinunce e seguita dall’ aspersione, meglio se attraversando l’assemblea (cfr. “Animazione giorno per giorno”, nella pagina precedente).

Nelle case i fedeli possono compiere la benedizione alla mensa con l’acqua benedetta nella Veglia pasquale.

Vespri battesimali. “Si conservi dove è già in vigore, o secondo l’opportunità si instauri, la tradizione di celebrare nel giorno di Pasqua i Vespri battesimali, durante i quali al canto dei salmi si fa la processione al fonte” (PCFP 98).

MATERIALI

Aspersione: 26 Domenica-di-Pasqua-Rendimento-di-grazie-sullacqua

Salmo: 27 Domenica-di-Pasqua-LD-176

Preghiera dei fedeli: 28 pdf-giorno

Vespri Battesimali: 29 Domenica-di-Pasqua-Vespri-battesimali

Canto per aspersione:

Audio:

 

Partitura: 31 Nell’ acqua che distrugge partitura