Con lo sguardo alla Messa Crismale

Nel cuore dei Sacramenti

Si rinnova l'invito

Si rinnova, come ogni anno, l’appuntamento con la Messa Crismale che sarà celebrata dal Vescovo Oscar in Cattedrale, la mattina del Giovedì Santo, 18 aprile, alle ore 10:00.

Il battesimo, costituisce ogni fedele come sacerdote, re e profeta. L’intero popolo di Dio è un popolo sacerdotale.

Questo dono di grazia è rinnovato nella celebrazione della messa crismale del Giovedì Santo.

I sacramenti sono mistero grande, dono di grazia, con cui Dio Trinità, per mezzo della vita, della celebrazione e della testimonianza della Chiesa, raggiunge come bene e come forza i cristiani nella loro concreta condizione. Dio Padre vuole che tutti gli uomini siano salvi e abbiano la vita eterna. Il Figlio di Dio, morto e risorto, raggiunge tutti gli uomini, diventa la vita di tutti gli uomini, grazie all’opera dello Spirito Santo. Questo mistero abita interamente la celebrazione del Giovedì Santo.

L’olio dei catecumeni è benedetto perché i bambini e gli adulti che riceveranno il sacramento del battesimo, liberati dalle catene e dalla schiavitù del peccato e del male, possano fare della propria libertà e volontà di un’opera di luce e di bene, perché figli della luce.

L’olio degli infermi è benedetto perché malati, anziani, sofferenti e persone in pericolo di vita ricevano confronto e sollievo e possano custodire speranza e serenità, e non abbiano paura nel passaggio verso il Dio della vita.

Il crisma, nel rito liturgico, non viene semplicemente benedetto ma consacrato. La radice della parola crisma è della parola Cristo è la stessa. E’ l’olio profumato con cui si viene cristificati nel battesimo, nel battesimo, nella confermazione, nell’ordinazione presbiterale ed episcopale, diffondendo il buon odore di Cristo.

Tutto il presbiterio pregherà per i battezzandi, i cresimandi e gli ordinandi, perché siano santi e felici nel corrispondere al dono secondo la propria vocazione.

Tutto il presbiterio sentirà la responsabilità  della comunione e della fraternità sacerdotale presbiterale. Nella stessa celebrazione tutto il presbiterio infatti rinnoverà le promesse sacerdotali, rinnoverà la propria fedeltà a Cristo e alla Chiesa e, in questo senso, sarà sostenuto dalla preghiera e dalla vicinanza dell’intero popolo sacerdotale. Il rinnovo delle promesse presbiterali è un momento molto forte di spiritualità e di adesione personale e pastorale a Cristo pastore bello e buono che offre la vita per il gregge; è la fedeltà al dono della propria vita come Cristo pastore.

La celebrazione si chiude con la consegna degli oli e con il ritorno dei presbiteri in mezzo all’intero popolo sacerdotale. I sacramenti si fanno in tal modo vita del popolo di Dio.

Perché questa celebrazione risplenda di significato e i segni raggiungano la sua pienezza è importante che tutti coloro che hanno la possibilità di partecipare, a costo di qualche sacrificio, si radunino in Cattedrale attorno al Vescovo.

Una celebrazione, quindi, non solo per i preti e i diaconi ma che deve vedere la presenza numerosa di tutte le forme di vita consacrata e di tutti i membri della comunità apostolica: lettori, catechisti, ministri straordinari della Comunione, animatori dell’annuncio , della liturgia e della carità, membri dei Consigli Pastorali parrocchiali e vicariali, appartenenti ad associazioni e movimenti, laici impegnati in ogni forma di vita associativa.

Quest’anno potrà assumere un rilievo significativo anche la presenza di coloro che andranno a costituire l’assemblea sinodale.

La Messa Crismale è autentica “scuola di comunione”. Appuntamento per tutti coloro che potranno partecipare, a costo di qualche sacrificio che sarà ripagato da una vera esperienza di Chiesa.

don Simone Piani, maestro delle celebrazioni liturgiche