Sant’ Abbondio, patrono principale della Chiesa di Como

31 agosto

SANT’ABBONDIO, vescovo,

patrono principale della Chiesa di Como

Assertor et defensor Incarnationis Filii Dei.

Quarto nella serie dei vescovi di Como, Abbondio appare alla luce della storia nell’anno 450 d.C., allorché papa Leone Magno (440-461) lo invia a Costantinopoli, per ottenere la piena adesione dei vescovi e dei monaci orientali alla retta fede nell’Incarnazione del Figlio di Dio. Grazie alla mediazione di Abbondio, la Chiesa d’Oriente, superando gli opposti estremismi, aderì al mirabile insegnamento di Leone sull’integrità della natura umana e divina nell’unica persona di Cristo. Si aprì così la strada alle fondamentali definizioni del quarto concilio ecumenico (Calcedonia, 451 d.C.). Dopo un’analoga missione presso i vescovi del Nord Italia, riuniti in sinodo a Milano, Abbondio ritornò a Como, dedicandosi all’evangelizzazione della città e delle popolazioni circostanti. Giunto al termine della sua vita mortale, entrò nella luce della Pasqua eterna e fu sepolto nella basilica dei Santi Apostoli. Essa verrà successivamente intitolata allo stesso Abbondio il cui corpo – affiancato dai due immediati successori, Console ed Esuperanzio – è tuttora esposto alla venerazione della Chiesa comense che in lui riconosce un pastore al servizio della Chiesa universale, un fautore dell’unità dei cristiani e, soprattutto, un testimone fedele del grande mistero della nostra salvezza: assertor et defensor Incarnationis Filii Dei.

TESTI E MATERIALI