Testi per celebrare

II Domenica di Pasqua

SECONDA DOMENICA DI PASQUA – C

Ottava di Pasqua

24 Aprile 2022

Il memoriale del Signore morto e risorto

Nella storia della Chiesa, la Seconda Domenica di Pasqua è stata chiamata per lungo tempo «in albis depositis» o semplicemente «in albis». Tale denominazione deriva dalla tradizione di far indossare ai neofiti la veste bianca (o “alba”) durante le riunioni di preghiera o di catechesi della prima settimana dopo il Battesimo, avvenuto nella notte di Pasqua; l’ottavo giorno la veste bianca veniva deposta. Cominciavano a crescere, nutriti dalla Parola, coloro che erano nati alla fede nel Battesimo. Così canta l’antifona d’ingresso «Come bambini appena nati, bramate il puro latte spirituale, che vi faccia crescere verso la salvezza» (cfr. 1 Pt 2,2).

Celebrare la Pasqua di Gesù Cristo significa ce­lebrare la misericordia di Dio nei nostri riguardi. Così, la nostra fede diventa esperienza di essere accolti e amati, esperienza di vita resa ogni volta possibile in modi nuovi. A chi sperimenta delusione e fallimento, il messaggio dell’amore di Dio, della sua misericordia, può portare fiducia e speranza di rinascita. Dio non ci abbandona nella morte.

Dopo la Domenica di Pasqua siamo entrati nel tempo pa­squale che ci guida fino alla Pentecoste. I segni pasquali devono essere richiamati, valorizzati e proposti.

Il nuovo Cero pasquale, acceso nella Veglia, (di cera, non un finto cero di plastica con la candela dentro o la cera liquida), segno di Cristo-luce, rimane collocato, ben visibile, presso l’ambone o vicino all’altare ed ornato con i fiori. Il Cero deve rimanere acceso in tutte le celebrazioni liturgiche del tempo di Pasqua (Eucaristia e altri Sacramenti, Liturgia delle Ore) fino alla Domenica di Pentecoste.

Il Fonte battesimale: non è un accessorio secondario ma il simbolo di ciò che è un cristiano, ovvero un rinato nello Spirito per mezzo dell’acqua, segno efficace del mistero di vita che Dio comunica nel Battesimo. Battesimo ed Eucaristia sono i due sacramenti più importanti, di conseguenza il luogo del Battesimo deve ottenere una sistemazione corrispondente a questa importanza. Perché non cogliere l’occasione che questo tempo dell’Anno liturgico ci offre per verificare in quale situazione si trovano nelle nostre chiese i fonti battesimali e qual è il loro utilizzo, “spiegare” l’importanza del luogo dove la Chiesa dà vita ai cristiani? Sono tre i luoghi che rappresentano insieme, in modo simbolico, la nostra fede: l’altare, l’ambone e il fonte battesimale; ma quante chiese ormai hanno visto abbandonare i loro luoghi del Battesimo sostituiti da vaschette rimuovibili? Con i ceri pasquali messi in un angolo e la riserva del santo crisma nascosto in un armadio in sacrestia…

La scelta dei canti, i gesti, i segni, le monizioni devono esprimere, come per ogni Domenica del tempo pasquale, lo stesso clima festoso del giorno di Pasqua: «I cinquanta giorni che si succedono dalla domenica di Risurrezione alla domenica di Pentecoste si celebrano nell’esultanza e nella gioia come un solo giorno di festa, anzi come “la grande domenica”. Sono i giorni nei quali, in modo del tutto speciale, si canta l’Alleluia» (Norme generali per l’ordinamento dell’anno liturgico e del calendario, 22).

Alcuni segni: accoglienza festosa e calorosa; processione con i simboli della Pasqua, intronizzazione e incensazione: Croce, Evangeliario; aspersione con l’acqua benedetta durante la Veglia pasquale (in luogo dell’Atto penitenziale); ornamento floreale semplice e festoso…

TESTI PER CELEBRARE

** Riti di introduzione II Pasqua C Riti introduzione

** Salmo responsoriale Salmo II Pasqua C

** Salmi responsoriali per il Tempo di Pasqua C Salmi-responsoriali-PasquaC-ULN-CEI

** Preghiera dei fedeli

Prima proposta III Pasqua C Pdf 1

seconda proposta II Pasqua C Pdf 2

** Riti di conclusione II PAsqua C Riti conclusione