Testi per celebrare

IV Domenica Ordinario C – Giornata malati di lebbra

IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – C

30 Gennaio 2022

Fa’ che i credenti… annuncino con coraggio

senza temere l’inimicizia del mondo

 

GIORNATA DEI MALATI DI LEBBRA

Contrariamente a quanto segnato sull’ agenda regionale, si ricorda, come da sito della Conferenza episcopale italiana, che in questa domenica si celebra la 69 giornata per i malati di lebbra.

Abbiamo ricevuto, dall’ IFO e volentieri inoltriamo il testo di un messaggio che potrà essere letto in questa giornata. Ognuno lo potrà fare con la propria creatività: leggendolo a fine Messa o citandolo nell’ omelia po pubblicandolo, tutto o in parte, sui fogli settimanali o sui bollettini parrocchiali. Non mancherà, poi, il ricordo nella preghiera e il sostegno ad eventuali iniziative benefiche.

MESSAGGIO COMPLETO: AIFO – messaggio lungo

TESTO BREVEAIFO – messaggio corto

  • Il Vangelo di oggi manifesta le diverse reazioni nei confronti di un Gesù che nella sinagoga del suo paese si è manifestato come Colui nel quale trovano compimento le profezie antiche. Come allora, anche oggi di fronte a lui, a volte la reazione è violenta, è reazione di rifiuto, di non voler riconoscere in lui la presenza di Dio. L’uomo è di fronte a Dio come creatura e Dio è colui che elegge e invia: nella Prima Lettura la scelta e la missione di Geremia quale profeta va di pari passo con la garanzia del sostegno e della vicinanza da parte di Dio. Alla Comunità di Corinto, in cui alcuni sembrano aspirare a dei ruoli per mettere in mostra sé stessi, Paolo, nella Seconda Lettura, indica la strada dell’Amore: solo così il cristiano si pone nella linea del profeta che diventa segno di Dio in mezzo ai suoi.
  • Nell’ omelia oggi si abbia l’accortezza di precisare bene e con chiarezza il senso, il significato e i contenuti propri del termine “profeta”. Troppe volte diamo per scontato nel nostro parlare la comprensione minima dei termini da noi utilizzati. Non è così negli ascoltatori. Il profeta è stabilito da Dio, dice solo ciò che Dio gli ordina e ha con lui un rapporto di intimità. La carità è l’anima vera della profezia! In Cristo c’è la pienezza di ogni rivelazione e di ogni profezia. Non si dimentichi che la sinagoga di Nazareth si può trovare ovunque, anche nelle assemblee cristiane in cui i fedeli si adunano per ascoltare il Vangelo! Sarebbe bello, poi, che l’omelia facesse riferimento ai tanti profeti del nostro tempo che hanno pagato con la vita la loro fedeltà a Cristo.
  • Anche oggi non può mancare  l’uso del Libro dei Vangeli nella processione introitale (Cristo-viene) e, accompagnato dai ceri, durante la proclamazione della pericope evangelica (Cristo-presente). Si scelga anche un adeguato canto per l’acclamazione al Vangelo, un canto che accompagni la “solennità” di questo momento.
  • Avrà senso anche dare importanza alla professione di fede, segnalando come “credere in” non costituisca una semplice dichiarazione dell’esistenza di Dio, ma un vero e proprio atto di amore con cui ci si affida a lui. Spesso la professione di fede è una sterile veloce ripetizione meccanica del Simbolo!!!

Si ricordi che Mercoledì prossimo, 2 Febbraio, si celebra la festa della Presentazione del Signore unitamente alla giornata per la Vita consacrata.

TESTI PER CELEBRARE

 

** Suggerimenti Suggerimenti IV TO C

** Riti di introduzione IV TO C Riti introduzione

** Salmo responsoriale Salmo IV TO C

** Preghiera dei fedeli

prima proposta IV TO C Pdf 1

seconda proposta IV TO C Pdf 2

** Riti di conclusione IV TO C Riti conclusione