Testi e materiali

Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’ Universo B – 2024 –

NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO

RE DELL’UNIVERSO – B

 

«Io sono l’Alfa e l’Omèga,

Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente!»

 

39ª Giornata Mondiale dei Giovani:

Quanti sperano nel Signore camminano senza stancarsi (cfr. Is 40,31)

 

  • La celebrazione della regalità di Cristo Signore propone, alla conclusione dell’Anno liturgico, la riflessione sul senso del tempo e della storia della alla luce del Vangelo. Gesù è re, ma non di questo mondo! La sua regalità non entra in competizione con i poteri di questo mondo; consiste, piuttosto, nel dono della sua vita per salvare l’umanità. Dunque, il Regno di Dio si è reso concreto nella croce e risurrezione di Gesù.
  • Le Letture proposte oggi nel formulario liturgico ci aiutano a comprendere la profonda natura della regalità di Gesù Cristo. Durante tutta la sua vita pubblica, Gesù ha badato con cura estrema che non si potesse dare un’interpretazione politica alla sua missione. A parecchie riprese lo vogliono fare re, ma ogni volta egli si sottrae.
  • Gesù Cristo è re perché è l’unico mediatore della salvezza di tutta la creazione. In lui, tutte le cose trovano il loro compimento, la loro vera consistenza secondo il disegno creatore di Dio. Dio continua a creare per mezzo dell’amore e tutta la creazione è chiamata, nell’uomo, a partecipare alla sua stessa vita divina, a entrare nella sua Famiglia. Questo disegno di amore si compie soltanto nell’invio dell’Uomo-Dio perché solo l’Uomo-Dio è capace, nella sua umanità, di far entrare nella Famiglia del Padre. Se tale è il disegno creatore di Dio, è in Gesù Cristo che tutta la creazione trova il punto d’appoggio della sua consistenza definitiva (cfr. Eb 1,3; Col 1,17). In questo senso Gesù Cristo è il primogenito di ogni creatura; egli è il re della creazione perché egli solo è l’immagine di Dio invisibile e la realizzazione del disegno creatore dipende unicamente da lui. Ma, poiché la creazione si è staccata dal suo Dio per effetto del peccato, la regalità di Gesù Cristo assume l’aspetto di una riconciliazione universale che egli opera versando il suo sangue sulla croce.
  • La regalità di Cristo è universale e ha un reale potere su tutto e su tutti; nessuna realtà creata sfugge al suo giudizio supremo. Egli ha acquistato questa regalità per mezzo della sua morte sulla croce in remissione di tutti i peccati. Il primogenito di ogni creatura è pure il primogenito fra i morti, il risorto. La regalità di Cristo è un tema cristologico abbondantemente sfruttato nella tradizione ecclesiastica, per le sue concrete incidenze sul ruolo della Chiesa nel mondo. La riflessione teologica su questo argomento ha  talora peccato di gratuità; a più riprese si è degradata in una ideologia giustificatrice di una situazione contingente della Chiesa, che alcuni si auguravano di veder continuare. In particolare, il tema è servito per spiegare i rapporti fra la Chiesa e il mondo in un “regime di cristianità”, senza tener abbastanza conto del carattere transitorio di quest’ultimo. Quando questo stato di cose ha cominciato a scricchiolare alcuni si sono riferiti alla regalità di Cristo per difendere certe istituzioni e combattere i nemici della Chiesa con spirito non alieno da clericalismo. D’altra parte l’avvento del mondo moderno rischia di mettere in causa una giusta concezione della regalità universale di Cristo, relegandola al puro dominio dello spirito.
  • Celebriamo una solennità: deve essere fatto il possibile, dunque, perché l’aula liturgica sia bella e accogliente. Nel presbiterio ci sarà una grande croce, ben illuminata. Ai suoi piedi un’adeguata composizione floreali e alcuni ceri. I fedeli saranno messi in grado di cogliere immediatamente il clima di festa, ma anche ciò che sta al centro di questa Liturgia: il Cristo crocifisso, l’unico Signore della storia, specie in questi tempi in cui il Crocifisso crea non pochi problemi nella società e annienta le nostre profonde radici cristiane.
  • L’uso dell’incenso contribuisce a creare un clima adeguato a questa giornata: incensazione dell’altare, all’inizio della celebrazione; incensazione dell’Evangeliario; incensazione delle offerte e dell’assemblea.
  • Sia solenne oggi, durante l’Atto penitenziale, il canto del Kyrie.
  • Il canto al Vangelo serve per accompagnare l’Evangeliario dall’altare all’ambone. Oggi è opportuno fare questo rito processionale.
  • E’ opportuno cantare i testi eucologici e tutte le acclamazioni, non solo della Preghiera Eucaristica, ma tutte quelle particolarmente laudative, come quelle prima e dopo il Vangelo e quella dopo l’embolismo del Padre nostro («Tuo è il regno…»).
  • Secondo le indicazioni del Calendario liturgico, «nelle chiese parrocchiali si reciti, dinanzi al Santissimo Sacramento esposto l’Atto di Consacrazione con le Litanie del Sacro Cuore…». Non manchino a questo appuntamento gli operatori pastorali della Parrocchia.

TESTI E MATERIALI

RITI DI INTRODUZIONE E DI CONCLUSIONE

** Suggerimenti Suggerimenti celebrativi Cristo Re

** Riti di Introduzione con Atto penitenziale Cristo Re B Riti introduzione

** Riti di conclusione Cristo Re B Riti conclusione 

** Proposta per un tempo di Adorazione Cristo Re Adorazione

SALMO RESPONSORIALE

** prima proposta, da Psallite

partitura Salmo Cristo Re B Psallite

audio

** seconda proposta, da Lodate Dio Salmo Cristo Re B LD

** terza proposta, dal m° Impagliatelli

partitura Salmo Cristo Re B Impagliatelli

audio

 

PREGHIERA DEI FEDELI

** prima proposta Cristo Re B Pdf 2

** seconda proposta Cristo Re B Pdf 2

** terza proposta Cristo Re B Pdf 3

** da Orazionale CEI Pdf Cristo Re OR CEI