Cantare il triduo Pasquale
“Il canto del popolo, dei ministri e del sacerdote celebrante riveste una particolare importanza nella celebrazione della Settimana santa e specialmente del Triduo pasquale, perché è più consono alla solennità di questi giorni e anche perché i testi ottengono maggiore forza quando vengono eseguiti in canto. Si provveda opportunamente a redigere un repertorio proprio per queste celebrazioni, da adoperarsi soltanto durante il loro svolgimento” (PCFP, 42).
La nostra Diocesi ha già provveduto con il repertorio Una fede da cantare (1987). Si veda anche Repertorio Nazionale, 102-164 e Guida pastorale per le celebrazioni liturgiche 2000-2001. Note di pastorale liturgica: interamente dedicato al canto della Veglia pasquale.
Aspetto mariano
“Nel Triduo pasquale la beata Vergine è presentata ai fedeli quale nuova Eva o ‘la donna nuova’ che, rimanendo sotto il legno della vita (cfr. Gv 19,25) è unita a Cristo, l’Uomo nuovo; è pure presentata quale madre spirituale, alla cui materna sollecitudine il Signore stesso affidò tutti i suoi discepoli (cfr. Gv 19,26)” (Messe della B.V.M., p.32)
Proposte per il cammino di Iniziazione Cristiana dei bambini e ragazzi
È importante la partecipazione alle celebrazioni del Triduo in particolare da parte dei ragazzi che si apprestano a completare l’Iniziazione Cristiana nel Tempo di Pasqua.