Per leggere il comunicato dei Vescovi

Misure di prevenzione alla pandemia: nota CEI e osservazioni

Pubblichiamo il testo della Lettera inviata dalla Presidenza della CEI ai Vescovi contenente alcuni consigli e suggerimenti relativi alle misure di prevenzione della pandemia.

In calce al testo alcune sottolineature.

La normativa di prevenzione dalla pandemia da Covid-19 non è stata oggetto di interventi recenti del Governo.

Sembra, tuttavia, opportuno continuare a condividere i seguenti consigli e suggerimenti:

• è importante ricordare che non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al SARS-CoV-2;
• si valuti, in ragione delle specifiche circostanze e delle condizioni dei luoghi, l’opportunità di raccomandare l’uso della mascherina;
• è consigliata l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto;
• è possibile tornare nuovamente a ripristinare l’uso delle acquasantiere;
• è possibile svolgere le processioni offertoriali;
non è più obbligatorio assicurare il distanziamento tra i fedeli che partecipino alle celebrazioni;
• si potrà ripristinare la consueta forma di scambio del segno della pace;
• si consiglia ai Ministri di igienizzare le mani prima di distribuire la Comunione;
• nella celebrazione dei Battesimi, delle Cresime, delle Ordinazioni e dell’Unzione dei Malati si possono effettuare le unzioni senza l’ausilio di strumenti.

Tenuto conto delle specifiche situazioni locali i singoli Vescovi possono, comunque, adottare provvedimenti e indicazioni più particolari.

*** 

NOTE DELL’ UFFICIO DIOCESANO PER LA LITURGIA

Le indicazioni pervenute dalla Conferenza Episcopale Italiana sono in perfetta continuità con quelle emanate dal nostro Vescovo Oscar in data  17 Giugno 2022 e allora pubblicate sul sito diocesano, nella sezione dedicata all’ emergenza COVID.

Ecco una copia, per comodità di ricerca: Disposizione-diocesane-17-giugno-2022.docx

Il recente intervento CEI può costituire uno stimolo per la pastorale liturgica, riguardo alcune rinnovate attenzioni da avere.

L’uscita dall’ emergenza pandemica può essere una proficua occasione per verificare la qualità di alcuni gesti significativi che poniamo nelle nostre celebrazioni.

In modo particolare, rispetto ad all’ invito a “svolgere la processione offertoriale” o a scambiarci il segno della pace nella modalità consueta” ci possiamo domandare se abbiamo veramente compreso la portata e il significato di questi gesti.

Una prima riflessione riguarda appunto la processione offertoriale.  

Si tratta di uscire, finalmente, da una visione di questo momento della celebrazione che viene spesso ridotto a momento di coinvolgimento catechetico, che lo snatura, per assumere finalmente la verità di questo momento.

Ecco un approfondimento che può aiutare sia i ministri ordinati che i gruppi liturgici: Approfondimento-processione-offertoriale

Può essere il momento proficuo per avere il coraggio di vivere la processione offertoriale ad ogni Messa festiva, con molta semplicità, vincendo qualche tentennamento o di correggere alcune storture (ci invitava a farlo già il Vescovo Diego, in occasione della visita pastorale, cosa ribadita anche dal vademecum per i sacramenti).

Analogo discorso riguarda il segno di pace. In questo ci sono di aiuto le sottolineature offerte da Papa Francesco in una Lettera del competente Dicastero per il Culto Divino, da lui approvata.

Ecco il testo: Circolare-Scambio-della-pace

La sottolineatura che ci offre il Santo Padre, a partire dalla lettera circolare, ci invita ad un salutare equilibrio, rifiutando la posizione di chi mal sminuisce questo gesto, considerandolo distraente o di chi lo enfatizza, in una dimensione eccessivamente orizzontale. 

Merita qualche minuto un’ ultima sottolineatura, riguardo l’invito a riempire nuovamente le acquasantiere.

Una preziosa occasione da non dimenticare, per richiamare il Battesimo, è la benedizione dell’acqua lustrale, da collocare nelle acquasantiere all’ingresso delle chiese o cappelle: capita sempre più spesso di vederle dimenticate o mal curate (sporche o sostituite da vaschette di plastica, certamente più pratiche ma davvero indegne!). L’abituale aggiunta o sostituzione dell’acqua nelle acquasantiere potrebbe essere maggiormente valorizzata includendo nel rito della Messa domenicale o al temine di essa il rito previsto nel benedizionale. In questo caso si potrebbe sostituire l’atto penitenziale con la benedizione dell’acqua prevista nel Messale e dopo l’aspersione dell’assemblea, ci si reca in processione nel fondo della chiesa e si versa l’acqua nelle acquasantiere (con un brocca dignitosa e possibilmente bella!)