CONOSCIAMO LA COMMISSIONE LITURGICA DIOCESANA
REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE LITURGICA DIOCESANA
Approvato il 2 febbraio 2019
Art. 1
Per “sviluppare l’azione pastorale della Chiesa” (SC 43), il Vescovo “grande sacerdote del suo gregge” (ivi 41) e “moderatore della vita liturgica della Diocesi” (ivi 22), si avvale di collaboratori da Lui designati, tenuto conto della particolare situazione e configurazione della Chiesa locale che è in Como. Essi prestano il loro servizio come organo consultivo ordinario.
Art. 2
L’organico degli operatori liturgici, costituiti per una azione a livello diocesano, si configura nel modo seguente:
- il direttore dell’ Ufficio diocesano per la Liturgia
- i collaboratori per le diverse sezioni dell’Ufficio diocesano per la Liturgia (pastorale liturgica, musica sacra)
- una commissione, composta da persone interessate e/o competenti nell’ambito della pastorale liturgica, rappresentative, per quanto possibile, delle varie parrocchie sparse sul vasto territorio Diocesano.
Art. 3
L’ Ufficio diocesano per la Liturgia è precipuamente organo promotore dello studio e delle attività. In concreto si occupa di:
- formazione liturgica di presbiteri, diaconi, lettori, cantori, organisti e musicisti di chiesa, direttori di coro, animatori liturgici, ministranti, fedeli laici e in particolare catechisti
- formazione e aggiornamento dei ministri straordinari della comunione eucaristica
- preparazione al ministero istituito di lettore ed accolito dei seminaristi e dei candidati al diaconato permanente
- illustrazione dei libri rituali e dei documenti magisteriali in materia liturgica.
- sorveglianza sulla corretta applicazione delle norme liturgiche emanate dalla competente autorità ecclesiastica
- contatti con la commissione liturgica regionale e l’Ufficio liturgico nazionale e, se del caso, con il Dicastero per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti
- indirizzo e sostegno della prassi liturgica della chiesa Cattedrale. Il Cerimoniere Capitolare e il Maestro della Cappella musicale sono membri di diritto nella CLD.
- elaborazione di sussidi per celebrazioni salienti a livello diocesano
- aggiornamento del proprio diocesano: Lezionario, Messale, Liturgia delle Ore
- compilazione e distribuzione della guida pastorale per le celebrazioni liturgiche
- verifica delle trasmissioni radio-televisive delle celebrazioni liturgiche da chiese della Diocesi
- si interessa dei progetti per l’edificazione di nuove chiese e per l’adeguamento liturgico di quelle già esistenti, in collaborazione con l’Ufficio diocesano di Arta Sacra.
- (sezione musica sacra) direzione della scuola diocesana di musica e sacra liturgia “L. Picchi” (sede centrale e sezioni staccate) per la formazione di organisti e animatori musicali delle celebrazioni; si occupa inoltre, in collaborazione con la Commissione di Arte Sacra, del restauro e della progettazione degli organi. Prende in esame e – se del caso – approva le esecuzioni musicali nelle chiese; promozione del convegno dei Cori liturgici operanti in diocesi; programmazione del corso residenziale per animatori musicali della liturgia.
- verifica e approvazione previa alla stampa dei repertori parrocchiali e zonali per il canto delle assemblee liturgiche
- studio e promozione del repertorio nazionale per i canti e del repertorio diocesano.
- preparazione di proposte celebrative per il cammino di Iniziazione Cristiana
La Commissione Liturgica Diocesana
Art. 4
Per lo svolgimento dei suoi compiti e la verifica delle sue attività, l’Ufficio diocesano per la Liturgia si avvale della collaborazione della commissione liturgica diocesana.
Art. 5
Compiti della commissione e dei suoi membri sono:
- curare, nelle forme concordate, l’aggiornamento costante ad intra per maturare necessarie competenze. Alle sedute di studio possono essere ammesse o invitate persone seriamente interessate ai temi e ai problemi liturgici
- rilevare la situazione pastorale-liturgica in diocesi; individuare bisogni e mezzi di intervento.
- prestarsi per la conoscenza dei sussidi liturgico-musicali diocesani e per la riuscita delle iniziative proposte dall’Ufficio a vari livelli, specialmente nei vicariati più distanti dal centro.
- esaminare, per suggerimenti ed emendamenti, le norme e le istruzioni che l’Ufficio propone e i diversi materiali di lavoro prodotti dallo stesso, prima che siano pubblicati o presentati al Vescovo.
- approvare il programma musicale dei convegni e delle manifestazioni che abbiano carattere zonale o diocesano, per assicurare e incentivare la debita partecipazione dell’assemblea, in dialogo costruttivo con i cori (nella piena valorizzazione di ogni ministero).
- valutare localmente i programmi di celebrazioni sovra-parrocchiali e collaborare per una loro retta animazione.
- promuovere o assistere iniziative locali di carattere liturgico suscitando e animando gruppi zonali o parrocchiali
- individuare nuovi collaboratori e sollecitarne il contributo.
Art. 6
I membri della commissione diocesana sono nominati dal Direttore dell’Ufficio diocesano per la Liturgia. La durata del loro incarico è quinquennale, a partire dalla loro data di nomina, salvo decadimento automatico, che si verifica dopo tre assenze ingiustificate alle regolari convocazioni di cui al numero seguente.
Art. 7
Quando la Commissione liturgica è convocata in sedute ordinarie, almeno tre volte l’anno, tutti i membri devono intervenire. La natura di tali incontri è dichiarata nella lettera di convocazione. La presidenza spetta al direttore dell’Ufficio diocesano per la Liturgia. Uno dei membri funge da segretario. Si redigeranno regolari verbali da leggere e sottoscrivere.
Art. 8
Alle sedute della commissione possono partecipare, su invito dell’Ufficio, collaboratori, esperti per singoli problemi e rappresentanti di istituzioni varie.
Essi tuttavia non hanno diritto di voto, qualora si dovesse ricorrere a tale modalità.
Art. 9
E’ auspicabile che tutti i membri della commissione partecipino anche alle sedute di studio e aggiornamento. Di esse almeno una è obbligatoria.
Testo in allegato: Regolamento CLD_definitiv
COMPOSIZIONE
Presidente:
don Simone Piani
Segretario e Verbalista:
don Nicholas Negrini
Membri:
Bonvicini Antonio
Cattaneo Pietro
Ciapessoni Paolo
Gazzola Paolo
Gorla Stefano
Lo Coco Simona
Mantegazza Silvia
Mario Federico
Parravicini Simone
Pestuggia Lorenzo
Pravato diacono Bruno
Quadri Riccardo
Rapella Alessandra
Rizzi Anna
Saccomani mons. Francesco
Sanfelice Paola
Tacchino Luisa
I GRUPPI DI LAVORO
COMMISSIONI ORGANI
La sottocommissione per gli organi si occupa di fornire i necessari pareri all’ Ufficio per la Liturgia, all’ ufficio amministrativo e a quello per l’Arte Sacra, nei casi di restauro degli organi storici, della loro valorizzazione e del loro utilizzo nella Liturgia.
Si veda la sezione apposita del sito: Vademecum per gli organi.
GRUPPO DI LAVORO PER IL PROPRIO DIOCESANO
Questo gruppo di lavoro si prefigge di proporre alla Diocesi il necessario aggiornamento al Proprio diocesano. Dopo le prime due edizioni, la prima realizzata sotto l’episcopato del Vescovo Teresio Ferraroni e la seconda, nei primi anni ’90, con il Vescovo Alessandro Maggiolini la nostra Chiesa locale ja visto fiorire una serie di canonizzazioni e di Beatificazioni che rendono necessario questo lavoro di aggiornamento, pur restando ottimo il lavoro precedentemente svolto.
Fatte salve le competenze dei Dicasteri della Curia Romana, si confida di affidare alla Diocesi il Proprio rinnovato, in occasione del prossimo Giubileo ordinario del 2025.
GRUPPO DI LAVORO PER IL REPERTPRIO DIOCESANO DEI CANTI
Si è avvertita l’esigenza, da più parti, di concretizzare e aggiornare il lavoro di stesura di un elenco di canti per un repertorio diocesano che era stato predisposto a suo tempo da mons. Felice Rainoldi. In questi ultimi due anni (2923 c3 2024), dopo una matura riflessione nella plenaria della Commissione liturgica diocesana si è deciso di creare un gruppo di lavoro che aggiornasse l’elenco pubblicato ormai parecchi anni or sono sul Bollettino ecclesiastico Diocesano e lo trasformasse in un sussidio per le nostre assemblee.
non si pensa ad un libro che, per ora, sostituisca i repertori parrocchiali ma che si affianchi creando un patrimonio comune di canti pertinenti, per tutta la Diocesi.