Ripresa, con fiducia
L’epidemia ha contagiato un intero mondo. Nella Chiesa ha toccato in profondo la vita delle comunità. Ha segnato la liturgia e il suo canto: ha separato, distanziato, ha reso afoni. Di molti amici il virus ha preso persino il respiro col quale hanno cantato al Signore per l’intera vita.
Avere nostalgia del canto e dei cori
La poca istruzione musicale di base non ha tuttavia impedito in questi mesi a molti italiani di esprimere con suoni e canti la propria partecipazione a quanto si andava consumando, il proprio senso di appartenenza al popolo, la propria solidarietà. I nostri nonni e le nostre nonne cantavano facilmente a memoria i canti del lavoro dei campi, i canti della guerra, i canti degli alpini, e, insieme, i canti popolari religiosi, eucaristici e soprattutto i canti mariani.
Ripartire.
Il coro – che non si sostituisce all’assemblea ma ne è parte – deve restare la cellula orante canora della comunità: non si dovrà sciogliere, non si dovrà disperdere in questo periodo! Sospendere un’attività di coro e poi pensare di poterla facilmente riprendere è illusorio. Interrompere il canto nelle celebrazioni e sospendere le prove, potrebbe diventare motivo di abbandono di alcuni e di lenta estinzione del coro stesso. Bisogna fare di tutto perché ciò non avvenga.
E’ tempo di non far prevalere l’abbandono rassegnato a liturgie brevi, senza musica, senza canto, senza coro.
Sappiamo, come direttori di coro, organisti e cantori, che è molto importante riprendere la nostra attività! Con l’aiuto dei nostri preti, andiamo avanti con fiducia. E’ tempo di tornare a scoprire il valore del “far coro” o meglio ancora, dell’“ESSERE coro”. Non tanto, né principalmente per una questione tecnica (che pure non è da sottovalutare), piuttosto per una questione umana ed ecclesiale. Che i nostri cori tornino a tessere legami di amicizia e solidarietà sincera. Che le nostre comunità possano tornare ad essere edificate in armonia, da coloro che questa armonia la praticano per lodare il Risorto con il dono del canto e della musica. Tutto questo non significa però essere sempliciotti o non prevedere un regolamento che ci aiuti ad iniziare in sicurezza, nella tutela della salute di ogni persona coinvolta.
L’Ufficio per la Liturgia, oltre a quanto fatto nel mese di Giugno e Luglio, ora propone un incontro formativo e organizzativo per aiutare la ripartenza dei nostri cori.
E’ rivolto a sacerdoti, diaconi, direttori di coro, organisti, cantori. Sarà l’occasione per condividere le convinzioni di fondo, per ricevere indicazioni per la ripresa dell’ attività, per affrontare insieme questioni pratiche e individuare soluzioni. Si osa chiedere uno sforzo alla partecipazione: se da una parte è dovere dell’ Ufficio fornire strumenti di formazione dall’ altra si senta pure la necessità a camminare insieme. Facciamo rete, camminiamo insieme, ripartiamo.
L’incontro si svolgerà Giovedì 10 Settembre, dalle ore 20.45 alle ore 22.00, in modalità on line, mediante la piattaforma Teams. Saranno così annullati i problemi di distanze e di assembramento.
E’ necessario iscriversi entro le ore 15.00 del 9 Settembre, inviano una mail a liturgia@diocesidicomo.it con il proprio nome e cognome, la parrocchia (o il coro) di appartenenza, e indicando l’incontro. Gli iscritti riceveranno una mail con tutte le istruzioni per la connessione e una semplice guida dove sono illustrati tutti i passaggi: non sono richieste particolari abilità informatiche. Vi aspettiamo!