Il “lietissimo spazio”: Pasqua, materiali generali

CELEBRARE IL RISORTO

Tempo di Pasqua: significato pastorale

Le Domeniche del tempo pasquale (non le feste civili)  sono i giorni adatti per le celebrazioni della Confermazione e dell’Eucaristia a completamento dell’itinerario di Iniziazione Cristiana e per la mistagogia dei Sacramenti. (Circa l’importanza e il carattere della Catechesi mistagogica cfr. Benedetto XVI, Sacramentum caritatis, 64).

“I pastori d’anime curino che agli infermi e agli anziani, se pur non gravemente ammalati o in pericolo di morte, sia data di frequente, anzi possibilmente ogni giorno, soprattutto durante il tempo pasquale, la possibilità di ricevere l’Eucaristia” (Eucharisticum mysterium, 40).

VESPRI FESTIVI

** Una proposta per il rilancio dei Vespri festivi: Domeniche-di-Pasqua-Vespri

SEGNI E AZIONI

In una delle Domeniche di questo periodo si potrebbe dar vita alla celebrazione del sacramento dell’Unzione degli infermi (anche solo per poche persone e comunque non in modo generalizzato per la “terza età”) all’interno dell’Eucaristia comunitaria.

Nel tempo pasquale, come si tiene in grande onore il cero, così si illumini e si orni di fiori il fonte battesimale.

Durante questo tempo si può proporre ai cresimandi (ma non solo a loro!) l’esperienza della visita alla Cattedrale, per alimentare il senso dell’appartenenza alla Chiesa. Infatti il pellegrinaggio alla chiesa Cattedrale pone in risalto il legame con il Vescovo e la comunità diocesana.

Se al periodo della preparazione quaresimale viene data la qualifica di “tempo forte”, per coerenza, e consequenzialità si dovrebbe parlare di ’’tempo fortissimo” in relazione ai giorni della Pasqua. Ora non si vuol fare una questione di terminologia, anche se non nuocerebbe vigilare sul fatto che le parole hanno un loro peso denotativo e connotativo pedagogicamente e pastoralmente rilevante. L’intento di questo preliminare è solo quello di mettere in luce la densità misterica della cinquantina pasquale, che reclama una espressione celebrativa intensa e gioiosa, adeguata alla pienezza della situazione memoriale. Se tutti i giorni liturgici vivono di eucaristia, questa raggiunge il suo apice quando è celebrata nel ’’cuore” del tempo liturgico, nel supremo irraggiamento della Pasqua. La supplica della Chiesa si fa più arditamente fiduciosa, e la lode esultante; di alleluia si infiorano le acclamazioni, i versetti, le antifone; e dallo scrigno della Parola vengono a luce le parole più preziose. “Nec laudare sufficis”, si potrebbe ripetere con S. Tommaso. E davvero ogni lode appare inadeguata  alla coscienza di una comunità cristiana che viva l’esperienza, e non solo la cronologia pasquale. (Felice Rainoldi)

Celebrazioni eucaristiche

Nelle domeniche di Pasqua si suggerisce per l’inizio della Messa il rendimento di grazie per l’acqua benedetta durante la “grande Veglia”

L’aspersione sostituisce  l’atto penitenziale. Per la Professione di fede si mantiene fino a Pentecoste il Simbolo apostolico. Si adotti l’acclamazione di anamnesi “Ogni volta”.

Giornate Eucaristiche

Se non si preferisce ambientarle nei giorni precedenti la solennità del SS. Corpo e Sangue di Cristo, il periodo più idoneo per viverle è il tempo pasquale, “connotato dal gaudio del Mistero della morte e risurrezione di Cristo di cui l’Eucaristia è memoriale” (PVM, p.28).

Si veda, in modo particolare, la proposta elaborata secondo la spiritualità del Santuario di Maccio.

 

VISITA ALLE FAMIGLIE

“I parroci e i loro collaboratori abbiano particolarmente a cuore la consuetudine di far visita ogni anno, specialmente nel Tempo pasquale, alle famiglie presenti nell’ ambito della loro giurisdizione” (Benedizionale, 435). Il formulario prevede il “ricordo del Battesimo” (456).

Benedizione alla mensa nel tempo pasquale

Benedizionale 1139-1140; 1152-1153; cfr. anche CEI, La famiglia in preghiera, 149.

ASPETTO MARIANO E PIETA' POPOLARE

Canto o recita del Regina Coeli.

“Nella ‘grande domenica’, cioè nello spazio dei 50 giorni in cui la Chiesa con grande gioia celebra il sacramento pasquale, la liturgia romana ricorda anche la Madre di Cristo, che esulta per la risurrezione del Figlio o che insieme agli apostoli persevera in preghiera e attende con piena fiducia il dono dello Spirito Santo (cfr. At 1,14). In questa luce la Chiesa, quando nel compimento della sua missione materna celebra i sacramenti pasquali, contempla nella beata Vergine Maria il modello della sua maternità e riconosce nella Madre di Cristo l’esempio e l’aiuto per la missione evangelizzatrice che Cristo, risorto dai morti, le ha affidato (cfr.Mt 28,19-20)” (Messe della B.V.M., p.50).

Si ponga ogni cura nell’ armonizzare il culto mariano con la liturgia del Tempo pasquale. (Cfr. DPPL 191 e TVD, p.5).

Via Lucis

A livello di pietà popolare, si suggerisce  l’esperienza della Via Lucis, per meditare il senso della Pasqua a partire dalle apparizioni del Risorto (DPPL 153).

CANTARE IL RISORTO

“Per la comunità cristiana l’Alleluia,  che contrappunta i testi e i canti pasquali, è per eccellenza il simbolo della festa di Cristo risorto. La gioia alleluiatica si prolunga e si esplicita nei numerosi canti della risurrezione”  (LD, p. 166). Si veda RN, 165-196.

Ordinario

Si adotti il criterio degli elementi comuni per sottolineare l’unità celebrativa della “Domenica di 50 giorni”.

Rito di aspersione

L’aspersione sostituisce  l’atto penitenziale.

Rito di aspersione: Testo  1 Domeniche-di-Pasqua-Rito-dellAspersione

Il canto più adatto per il rito di aspersione, durante il tempo pasquale, è l’antifona Vidi aquam, il cui testo riprende la profezia di Ezechiele 47. La caratteristica che lo rende ancora più aderente allo stile celebrativo della Pasqua è la ripetizione dell’acclamazione “Alleluia!”. Proponiamo una efficace realizzazione del maestro don Gilberto Sessantini. (tratto da Messa sinodale, Edizioni Carrara num. 4851)

Ecco l’acqua (G. Sessantini)  2 Sessantini-Ecco-lacqua

Acqua viva, fonte che santifica (F. Rainoldi, RN 162, LD 754)

Accompagnamento completo 3 LD-754-Acqua-viva-organo

Armonizzazione a 4 voci + assemblea 4 RN-162-Acqua-viva-con-coro

Dal tuo costato, o Cristo

Accompagnamento 5 GC-194-Dal-tuo-costato-o-Cristo

Salmo responsoriale

Alleluia, lodiamo il Signore (Ritornello unico per tutte le domeniche di Pasqua)

Accompagnamento 6 Pasqua-modulo-unico

Versione alternativa, utile per i salmi con strofe di 6 versetti 7 Pasqua-modulo-unico-a-6

Salmo alleluiatico

Accompagnamento e modalità di esecuzione 8 Pasqua-Salmo-alleluiatico-Rainoldi

Canto al Vangelo

Alleluia pasquale, con coda a 4 voci realizzata da don Felice Rainoldi

9 Rainoldi-Alleluia-pasquale-con-coda

Acclamazione all’anamnesi

Acclamazione “Ogni volta che mangiamo…”

Accompagnamento 10 LD-240-ogni-volta-che-mangiamo-organo

CANTI PER UN REPERTORIO DIOCESANO

ANNNO A

ANNO B

Per l’anno B il canto suggerito dal repertorio diocesano è:

O Cristo Risorto dai morti.

Ecco la scheda del canto: 10-Rainoldi-O-Cristo-risorto-scheda

Ecco l’accompagnamento: 10-Rainoldi-O-Cristo-risorto-accompagnamento

** Ecco la scheda completa “Cantare la Parola” con i suggerimenti: Celebrare-il-Risorto-Anno-B 

ANNO C

Grondino Gioia (Canto proprio Anno C)

10 A Grondino gioia – Tutto lo spartito

10 B Marcianò Rainoldi – Grondino gioia – Tutto lo spartito

Alleluia, annunciamo (LD 629) 11 LD-629-Alleluia-annunciamo

Cristo splendore del Padre (RN 175) 12 RN-175-Cristo-splendore-del-Padre

Antifona mariana

Regina coeli, laetare!

Accompagnamento (da RN 218) 13 RN-218-Regina-caeli

Regina dei cieli, rallegrati! (RN 184, LD 787-3)

Accompagnamento 14 RN-184-Regina-dei-cieli

Consegna del giorno del Signore: 15 Pasqua_DomenicaII_ConsegnaGiornoSignore