Prove e celebrazioni

Settimana Santa e Tempo di Pasqua: indicazioni per i cori

Carissimi Direttori, organisti e cantori,

la situazione attuale, che tutti conosciamo, richiede ancora alcune attenzioni. Vista la lettera inviata dal Ministero dell’Interno ai Prefetti in data 12 agosto 2020, con le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico e considerata la necessità di assicurare una dignità alla celebrazioni della Settimana Santa e dell’Ottava di Pasqua, si conferma che l’esecuzione dei canti per la celebrazioni potrà essere eseguita dai cantori, in numero tale da permettere il corretto distanziamento, come precisato di seguito. In vista di tali impegni è dunque possibile proseguire le prove di canto, nel rispetto della normativa.

Occorre partire da alcune convinzioni oggettive:

  1. La liturgia, anche in tempo di pandemia, ha bisogno di essere curata, con il massimo possibile – in questo periodo – di ministerialità.
  2. La normativa attualmente vigente, sia civile che ecclesiastica, in merito alla situazione di emergenza, va naturalmente rispettata nella sua interezza (si rimanda alla Nota circa la possibilità di svolgere alcune attività in parrocchia, della diocesi di Como, del 19 gennaio 2021: http://www.diocesidicomo.it/nota-circa-la-possibilita-di-svolgere-alcune-attivita-in-parrocchia-2/).

A tal proposito è utile precisare che: «Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalla rispettive commissioni» (all. 1 al DPCM del 15 gennaio 2021) con le successive indicazioni del Comitato Tecnico-Scientifico, a7), lasciando invariato quanto stabilito dal Protocollo con la Conferenza Episcopale Italiana circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo, del 7 maggio 2020, e successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico, già trasmesse lungo i mesi scorsi.

Per favorire una prassi condivisa, rispettosa delle norme, che valorizzi l’animazione musicale delle celebrazioni, come Ufficio per la Liturgia della Diocesi indichiamo quanto segue:

  1. L’attività corale può essere ripresa con alcune attenzioni:
    • Va sempre garantito il coprifuoco (il rientro nel proprio domicilio deve avvenire per tutti entro le ore 22)
    • Vanno rispettate tutte le indicazioni in merito al distanziamento, igienizzazione ecc.. già più volte richiamate.
    • Lo spostamento è possibile in zona rossa e arancione, solo all’interno dello stesso comune.
    • Eventuale auto-limitazione: ad esempio è possibile trovarsi in presenza solamente con un gruppo di cantori (una volta i soprani, una volta i contralti…) per non creare gruppi numerosi.

Per casi dubbi o difficoltà di valutazioni, prima di procedere autonomamente, è bene sentire l’Ufficio diocesano per la Liturgia.

  1. Per tutto quello che segue, valgono le indicazioni tecniche già spesso ricordate, che riportiamo qui per comodità:
    • Tutti i cantori devono sempre indossare la mascherina, soprattutto durante il canto.
    • Tra i cantori deve esserci un distanziamento laterale di almeno 1m e di 2m tra le file e tra la prima fila e il direttore.
    • L’utilizzo di partiture, fogli, libretti, sussidi per il canto deve essere esclusivamente personale (è bene che i cantori portino loro stessi le parti, oppure le trovino già pronte sulla loro sedia, o in un luogo adatto a giudizio del direttore, in modo da non creare assembramenti per prendere le parti né per restituirle, evitando anche eventuali passaggi di mano in mano).
    • Poiché il virus sulle superfici ha una vita molto limitata, per una maggiore sicurezza e tutela si può procedere in diversi modi:
      1. Si affidi a ciascuno la propria “cartelletta” con le parti necessarie. Ciascuno sa che avrà contatto solamente con i fogli in essa contenuti. La potrà portare a casa, oppure lasciare sulla sua sedia (o in un luogo adatto, indicato dal direttore), in modo da ritrovarla all’appuntamento successivo.
      2. Se le parti sono contenute in cartellette di plastica, queste possono essere igienizzate con apposito prodotto disinfettate e riposte al loro posto.
    • Si raccomanda di garantire la tracciabilità dei contatti, sia per la prova che per l’esecuzione, tramite apposito registro o altre modalità ritenute opportune.
    • Se le parti sono stampate su carta basta lasciare le fotocopie in “quarantena” per almeno 3 ore (cfr. Circolare del Ministero della Salute del 15 maggio 2020, Tabella 1). Il criterio vale, per analogia, anche per i sussidi dei canti per l’assemblea.
    • Se anche fossero di plastica, si potrebbero mettere in “quarantena” per 7 giorni, per essere sicuri che il virus non si trovi più sulle superfici (cfr. Circolare del Ministero della Salute del 15 maggio 2020, Tabella 1). Questo forse richiede di aumentare il numero di parti da stampare/fotocopiare, ma fa risparmiare di dover igienizzare le parti ogni volta.
  1. Le prove possono essere svolte nel rispetto della normativa vigente, in un luogo ampio, adatto al distanziamento richiesto e senza creare assembramenti né all’inizio né al termine della prova stessa. Se l’ambiente fisico lo consente le prove possono essere svolte da tutto il coro in presenza. Per maggiore precauzione si suggerisce di tenere le prove in chiesa e non in sala prove o oratorio.
  2. Il canto durante le celebrazioni è permesso. Il numero di cantori che possono partecipare ad una celebrazione deve tenere conto del rispetto della distanza interpersonale. Poiché in molte delle nostre chiese non esistono spazi così ampi da poter accogliere tutto il coro in sicurezza, si suggerisce di pensare una turnazione dei componenti del coro sulle diverse celebrazioni. Potrebbe anche essere l’occasione di animare celebrazioni che non vedevano alcuna presenza di coristi.
  3. I cantori che non prendono parte alla celebrazione come membri del coro possono naturalmente partecipare, occupando il posto destinato ai fedeli e sostenendo il canto dell’assemblea (facendo in modo di utilizzare una vocalità leggera, non forzata, sia perché le distanze interpersonali in questo caso sono di 1m laterale e frontale, sia perché una vocalità eccessivamente marcata non favorisce il canto assembleare).
  4. Per quanto riguarda il repertorio, ciascun direttore, d’accordo con il Parroco o con chi presiede le celebrazioni, stilerà il programma dei canti. Ci permettiamo di suggerire che, in questo contesto, sia per motivi tecnici che per motivi contingenti, la scelta di canti semplici (non banali!), che permettano il coinvolgimento dell’assemblea e non siano di eccessiva complessità per i nostri cantori.
  5. Si ricorda che, coerentemente con la normativa civile, non è possibile svolgere in chiesa concerti, manifestazioni musicali o iniziative analoghe (comprese elevazioni spirituali). L’attività corale è consentita solamente per le celebrazioni liturgiche.
  6. Gli organisti e i cantori, se sottoposti a controllo da parte delle Forze dell’ordine mentre si recano alle prove o a una celebrazione, potranno esibire l’autocertificazione in cui si dichiara nella causale l’espletamento del servizio di volontariato in Parrocchia. Si usi il modello per i volontari (per scaricarlo clicca qui: autocertificazione-5-novembre-segretari-sacristi-organisti-servizio-liturgico).

Sperando che queste indicazioni possano esservi utili, restiamo a disposizione per ogni eventuale necessità di chiarimento e di confronto, sia all’indirizzo mail dell’Ufficio (liturgia@diocesidicomo.it) che per telefono (Ufficio: 031 0353518/520; don Nicholas: 339 1938211).

In un sano spirito di collaborazione, vi chiediamo la cortesia di far partecipi i vostri parroci di queste indicazioni. Ricordiamo che queste disposizioni valgono per le parrocchie della diocesi di Como e valgono anche per il prosieguo dell’attività corale nel Tempo di Pasqua fino a eventuali nuove comunicazioni.

Un caro saluto a ciascuno di voi, con l’auspicio di poterci presto incontrare.

Buona Settimana Santa!