Testi per celebrare

Epifania del Signore

 “Cristo Gesù, vero Dio e vero Uomo (secondo il significato mistico dei doni recati dai Magi), ha abbattuto le barriere, vuole il superamento dei particolarismi di contrapposizione, fa crollare i muri di separazione tra vicini e lontani. E la Chiesa è chiamata ad essere la luminosa Gerusalemme nuova dell’incontro di tutti i cittadini del mondo (Is 60, 4).

(F. Rainoldi)

“I Magi sono stati introdotti presso il gran Re che cercavano, e noi tutti li abbiamo seguiti. Il Bambino ha sorriso a noi come a loro. Fin da questo momento apriamo i nostri tesori; teniamo in mano il nostro oro, il nostro incenso e la nostra mirra, per il Neonato. Egli gradirà questi doni con bontà, e non sarà in ritardo con noi. Quando ci ritireremo come i Magi, lasceremo come loro i nostri cuori sotto il dominio del divino Re, e anche noi per un’altra strada, per una via del tutto nuova, rientreremo in quella patria mortale che deve ancora trattenerci, fino al giorno in cui la vita e la luce eterna verranno a far sparire in noi tutto ciò che vi è di ombra e di tempo.

(P. Gueranger, L’Anno liturgico)

 

Durante la celebrazione eucaristica, appena dopo la proclamazione del Vangelo, è previsto il solenne “Annuncio della Pasqua”.  (cfr. Messale, Appendice, per il canto e calendario liturgico regionale). L’Epifania è una festa della redenzione e la sua pienezza si avrà negli eventi pasquali. In questo contesto, la manifestazione del Signore ai Magi appare come il primo atto di una sequenza di epifanie-manifestazioni che sono il tessuto dell’intera esistenza terrena di Cristo. Lui, luce del mondo, è la meta finale della storia, il punto di arrivo di un esodo, di un provvidenziale cammino di redenzione, che culmina nella sua morte, risurrezione e ascensione al cielo. Per questo, nella solennità dell’Epifania, la liturgia prevede l’ Annuncio della Pasqua: l’anno liturgico, infatti, riassume l’intera parabola della storia della salvezza, al cui centro sta il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto.

 

“Nella provincia d’Egitto si osserva questo costume di antica tradizione: compiuto il giorno dell’Epifania il pontefice d’Alessandria invia delle lettere a tutte le chiese d’Egitto, nelle quali sono fissati  sia l’inizio della Quaresima che il giorno di Pasqua, non solamente in tutte le città, ma anche in tutti i monasteri”

(Cassiano, Conlationes, X, 2)

Epifania Atto penitenziale

pdf Epifania da Parrocchia

Pdf Epifania 2018 

Salmo Epifania.