Cantare la Parola

Quaresima: Celebrazioni eucaristiche

Atto penitenziale

Nell’anno della misericordia se ne raccomanda la valorizzazione, preferibilmente nella II forma (“Pietà di noi, Signore…”) avendo cura di cantare le invocazioni a Cristo dopo la formula “Dio onnipotente abbia misericordia di noi…”.

Si ricorda che l’atto penitenziale viene omesso soltanto il mercoledì delle Ceneri perché sostituito dal gesto penitenziale di imposizione delle stesse. È preferibile riservare l’aspersione nelle domeniche del tempo di Pasqua e non in Quaresima.

Liturgia della Parola

Ove possibile si curi il canto del salmo responsoriale per dare piena risonanza alla Parola che chiama a conversione.

Sebbene non si canti l’Alleluia, la forma musicale/letteraria del canto al Vangelo deve restare quella dell’acclamazione (espressione gioiosa di omaggio e lode a Cristo, Parola vivente).

La professione di fede «ha lo scopo di suscitare nell’assemblea, dopo l’ascolto della Parola di Dio nelle letture e nell’omelia, una risposta di assenso, e di richiamare alla mente la regola della fede, prima di dare inizio alla celebrazione dell’Eucaristia» (PNMR, 23). È un richiamo al carattere affermativo del “Credo” con il quale tutti i fedeli devono esprimere la propria fede. È da ritenersi impropria, quindi, la forma alternata in cui un solista canta la (sua) professione di fede e l’assemblea partecipa solo con qualche acclamazione. Per lo stesso motivo è bene che la cosiddetta professione di fede battesimale sia riservata per i momenti in cui è proposta come propria dalla liturgia: innanzitutto nella veglia pasquale, poi nelle celebrazioni del battesimo e della confermazione.

Viene proposta una già nota melodia composta da Mons. Ilario Cecconi. Si favorisca il canto dell’intero testo da parte di tutta l’assemblea.

Liturgia eucaristica

È possibile svolgere in silenzio il Rito offertoriale. Si prediligano le preghiere eucaristiche della riconciliazione (I e II) e all’anamnesi si canti l’acclamazione Tu ci hai redenti.

Riti di comunione

L’Agnello di Dio sia cantato in maniera sobria, rispettandone la struttura litanica.

Mentre ci si accosta alla Comunione, si propone il canto Soccorri i tuoi figli (RN 98) con i versetti desunti dal Vangelo del giorno. Si rimanda alle proposte per i canti e agli allegati.

Riti di conclusione

Nel tempo di Quaresima è necessario evitare il canto finale e lasciare che l’assemblea si sciolga nel silenzio.